Riprendono a pieno ritmo le manovre nel Pd napoletano in vista delle primarie del prossimo 6 marzo. Oggi e’ cominciata la raccolta delle firme per presentare le candidature: in campo per ora c’e’ solo Antonio Bassolino la cui
macchina organizzativa gira ormai a regime. Mentre al comitato in via Toledo si raccolgono adesioni al suo ritorno, l’ex governatore continua la campagna di incontri dal basso con cittadini e iscritti al Pd: dopo la tappa di ieri a Secondigliano, oggi e’ stato nel quartiere Stella San Carlo, domani tocchera’ al Vomero e sabato a Posillipo. Formula collaudata, incontri con 30-40 persone, Bassolino spiega la sua idee per la campagna e ascolta i problemi del territorio. Il tutto serve anche per preparare la due giorni tematica annunciata dall’ex governatore per il 6 e 7 febbraio.
Intanto il resto del partito cerca di ricompattarsi per trovare una soluzione unitaria da contrapporre all’ex sindaco:
se ne e’ parlato oggi nella riunione della segreteria regionale del Pd, dove le diverse anime del partito, rappresentate ai massimi livelli nella nuova squadra di Assunta Tartaglione, sembrano possibiliste su una sorta di tregua tra le correnti, consigliata anche da alcuni sondaggi che girano per i corridoi dem, in cui il partito (senza indicazione di candidato e di coalizione che farebbe salire la percentuale di almeno 5 punti) a Napoli e’ dato in picchiata, al 12%. L’idea e’ quella di superare i personalismi, coinvolgendo anche un’assunzione di responsabilita’ da parte del Pd nazionale. Un ‘timbro’ romano che potrebbe arrivare il prossimo 18 gennaio, in occasione della direzione nazionale. E in quella sede si potrebbe anche mettere ma no al regolamento delle primarie, prevedendo una pre-registrazione, da effettuarsi almeno due settimane prima del 6 marzo, per i non iscritti al Pd che intendono votare. Ma le polemiche sono sempre dietro l’angolo e infatti nel giorno in cui apre la raccolta firme per i candidati, Umberto Ranieri, uno dei possibili candidati, attacca: “Sarebbe un errore – dice – limitare la partecipazione alla scelta per la presentazione del candidato alle primarie del centro-sinistra agli iscritti al Pd. Si produrrebbe una inaccettabile limitazione del diritto degli elettori del centro-sinistra a partecipare ad una decisione cruciale per le sorti della citta’ e della coalizione; si rafforzerebbe ulteriormente l’idea di un Pd napoletano arroccato e chiuso. Tutti i cittadini, infatti, come e’ stato fatto a Milano, dovrebbero poter partecipare alla scelta del candidato alle primarie sottoscrivendone la candidatura”. Ranieri chiede la modifica dell’articolo 3 del regolamento delle primarie napoletane, spiegando che “ci si puo’ garantire da
incursioni esterne al centro-sinistra con misure rigorose”