La Sicilia si prepara a celebrare la Pasqua con il fascino delle sue tradizioni secolari
Le celebrazioni pasquali nell’isola offrono un’esperienza unica, tra riti religiosi, eventi folkloristici e la straordinaria enogastronomia locale.
Giornate assolate, colori e profumi accompagnano il tepore della primavera siciliana, periodo dell’anno in cui l’isola offre panorami mozzafiato e la natura isolana è in pieno splendore. È il momento ideale per regalarsi una vacanza itinerante rigenerante, magari esplorando l’entroterra. Un territorio che, con i suoi paesaggi, la sua storia millenaria e le sue tradizioni, rientra a pieno titolo tra le mete più affascinanti, attirando turisti italiani e stranieri.
Attraversare in auto il centro della Sicilia regala immagini suggestive, con il continuo alternarsi di verdi vallate e campagne dai colori antichi.
Guarda il video “Primavera in Sicilia” https://youtu.be/wz_aHeelMCU.
Scopri la Settimana Santa in Sicilia
Le processioni e gli eventi della Settimana Santa sono tra i più suggestivi d’Italia. Dalla Settimana Santa di Caltanissetta ai Misteri di Trapani e di Enna, con una “capatina” nella sempre “verde” Valle dei Templi di Agrigento, ogni angolo dell’isola custodisce una storia di fede e passione.
Un viaggio ideale inizia dalla distesa di mandorli fioriti della maestosa Valle dei Templi, quella che Pindaro definì la “più bella tra le città dei mortali”, l’antica Akragas, celebrata nel passato per il suo splendore.
Passeggiare tra le meraviglie di questa area archeologica, una delle più importanti al mondo, ripercorrendo la storia in un’atmosfera sospesa e magica, è un’emozione unica, la stessa che si rivive a pochi chilometri da qui, all’interno della Villa del Casale di Piazza Armerina, con i suoi straordinari mosaici.
Pasqua in Sicilia: Alla scoperta delle tradizioni e dei panorami mozzafiato dell’entroterra siciliano
A Caltanissetta, la Settimana Santa si celebra con eventi emozionanti e rituali antichi, dai cortei della Real Maestranza alle Vare, i grandi gruppi statuari che sfilano la sera del Giovedì Santo. Un’esperienza unica che racconta la fede e le tradizioni della città.
La primavera siciliana ci regala la possibilità di scoprire tradizioni antiche e suggestive, come i riti pasquali di Caltanissetta ed Enna, due capoluoghi ricchi di storia e arte. La Pasqua è il periodo dell’anno in cui Caltanissetta si abbandona con fervore alle celebrazioni della Settimana Santa, unica nel suo genere, che si sviluppa nell’arco di sette giorni, alternando momenti di folklore a momenti di grande religiosità e partecipazione emotiva. Si parte dal corteo della Real Maestranza, fino alle “Vare”, i grandi gruppi statuari che sfilano la sera del Giovedì Santo, per arrivare all’intensa processione del Cristo Nero, accompagnata dalle ladate dei “fogliamari”, i raccoglitori di verdure selvatiche.
Anche ad Enna, i riti della Settimana Santa destano profonda emozione nello spettatore. Qui, la religiosità rivive e diventa palpabile nel silenzio irreale della processione del Venerdì Santo, quando oltre duemila confrati procedono lentamente lungo le vie cittadine, accompagnando le vare del Cristo Morto e dell’Addolorata, in un’atmosfera di partecipazione commossa che mostra l’aspetto più profondo di questa terra.
Caltanissetta ed Enna sono, a torto, considerate fuori dai soliti percorsi turistici. In realtà, il turista che le sceglie per la loro posizione strategica, facilmente raggiungibili dalle località siciliane più rinomate, si ritrova a scoprire due città ricche di storia e cultura.
Caltanissetta, con il suo centro storico ricco di chiese e palazzi, tra cui spicca il monumentale Palazzo Moncada, reggia cinquecentesca in stile barocco con influenze rinascimentali, la cui costruzione non fu mai ultimata. A poca distanza, la Cattedrale affrescata dal pittore fiammingo Guglielmo Borremans, e ancora la chiesa di San Sebastiano e la magnifica chiesa barocca di Sant’Agata.
Tutto il centro storico nisseno è un fiorire di splendidi edifici costruiti tra l’Ottocento e il Novecento, quando la città era considerata la capitale mondiale della produzione di zolfo.
Da non perdere anche una visita all’antica Abbazia di Santo Spirito e al monumento al “Redentore” eretto nel 1900 su volere di Papa Leone XIII, su monte San Giuliano, da cui si gode uno splendido panorama sulla città, sulle Madonie e sull’Etna.
Caltanissetta è anche tradizione gastronomica. Immergersi nella tradizione gastronomica nissena significa gustare piatti semplici ma gustosi, a base di verdure di campo raccolte dai cosiddetti “fogliamari”. Ma il vanto della città è, soprattutto, la raffinata pasticceria.
A Caltanissetta, dove secondo la leggenda è nato il cannolo, il vero dolce tipico è il rollò di ricotta: un soffice involucro di pan di spagna farcito con ricotta e pasta reale di pistacchio.
Dal capoluogo nisseno, per raggiungere Enna bastano appena trenta minuti di auto o treno.
Enna: La Settimana Santa e la sua partecipazione commossa
Anche ad Enna, i riti pasquali sono un’esperienza unica che si respira nel silenzio della processione del Venerdì Santo. Tra le vie cittadine, oltre duemila confrati portano le immagini sacre, in un’atmosfera carica di spiritualità.
La città, suddivisa in due macro-aree – Enna alta, con il suo centro storico, ed Enna Bassa, la parte nuova che ospita anche la cittadella universitaria – è arroccata su un monte terrazzato, un luogo panoramico che, data la sua posizione, fu definito nei tempi antichi “ombelico della Sicilia”.
Il nostro tour alla scoperta di Enna parte dal meraviglioso Duomo dedicato a Maria Santissima della Visitazione, patrona della città. Costruito nel Trecento per volere di Eleonora d’Angiò, moglie del re di Sicilia Federico III d’Aragona, per celebrare la nascita del figlio Pietro.
A poca distanza dal Duomo si ergono due dei monumenti simbolo della città: la Torre di Federico II e il castello di Lombardia. La Torre di Federico II, costruita intorno al XIII secolo, fu probabilmente usata come residenza estiva dell’imperatore. Il castello, di origine medievale, deve il suo nome a una guarnigione di soldati lombardi posti a difesa del maniero durante la dominazione normanna.
Delle numerose torri originarie ne sono sopravvissute soltanto sei, tra cui la suggestiva Torre Pisana. Storie e leggende rivivono nel castello di Lombardia così come nei numerosi castelli che popolano le vallate dell’entroterra, offrendo l’opportunità di vivere un tour insolito.
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In questo periodo, tutti abbiamo una gran voglia di vacanze, e il Centro Sicilia riserva tante emozionanti sorprese.
Questo è un invito a scoprire un territorio e la secolare ospitalità dell’isola, il calore dell’accoglienza, tradizioni, storia, cultura, buon cibo e sana libertà.