Ha subito un intervento di mastectomia per un sospetto tumore al seno, ma in realta’ l’intervento era inutile perche’ non era malata. Per quell’errore il Tribunale civile di Venezia ha condannato dopo cinque anni l’Ausl 14 di Chioggia e il laboratorio dove fu effettuata l’agobiopsia a risarcire una donna di 47 anni per le lesioni subite, addebitando alla prima una responsabilita’ dell’80%. Per i giudici, come riporta il Gazzettino, gli errori sono stati due: il primo commesso dal laboratorio di analisi dei tessuti prelevati e il secondo dai sanitari dell’ospedale di Chioggia che hanno deciso di intervenire con l’asportazione totale della mammella, mentre avrebbero dovuto limitarsi a togliere il linfonodo sentinella con una quadrantectomia meno invasiva. Ad accorgersi che vi era stato qualcosa di strano nell’iter post operatorio era stata la stessa paziente: quanto vi e’ stato il momento dell’intervento ricostruttivo e delle eventuali terapie le e’ stato risposto che non aveva bisogno di nulla, neppure della radioterapia. Un medico legale di fiducia ha analizzato l’esito dell’esame istologico effettuato sui tessuti prelevati dopo la mastectomia concludendo che non vi era stato alcun tumore.