Omicron morde La chiave resta puntare sui vaccini Luca Fraioli Era il 30 gennaio 2020 quando le autorità sanitarie confermarono che due turisti provenienti dalla Ciña e in visita a Roma erano risultati positivi al virus SARS-CoV-2: i primi casi accertati di Covid nel nostro Paese. Esattamente ventiquattro mesi dopo, più di 146rnila morti, oltre otto milioni di persone che in maniera più o meno severa hanno contratto il virus, la pandemia in Italia è ancora Ãé che incombe, tanto da essere indicata dal presidente Mattarella come una delle tré emergenze da affrontare immediatamente. Forse la pili grave, avendo di fatto innescato le altre due, quella economica e quella sociale. È vero, l’ultima ondata pare nella fase di riflusso, il picco è stato superato e i nuovi contagi giornalieri hanno preso a calare. Ma il Coronavirus ci ha abituati alle montagne russe. Nessuno si illude che la corsa stia per. E nessuno può prevedere cosa accadrà in autunno: un’altra variante? Una nuova fiammata di casi? Ecco perché il Capo dello Stato fa bene a rimarcare che siamo ancora nel pieno di una «emergenza sanitaria». Cos’altro sono quei 235 decessi in un giorno registrati ¡eri? Certo, il collasso delle strutture ospedaliere questa volta sembra essere stato evitato. Ma il costo in termini di vite umane continua a essere altissimo. E allora, uno dei modi per affrontare l’emergenza sanitaria, è insistere sulla campagna vaccinale, perché, come è ormai confermato dai numeri, sono i non vaccinati a rischiare le conseguenze più gravi. Ma se non ci si vuole far trovare impreparati per l’ennesima volta di fronte alle probabili nuove ondate servono strategie di lungo termine. Magan predisponendo richiami vaccinali periodici per tutta la popolazione. E misure che disinneschino il contagio a catena in luoghi come le scuole e i mezzi di trasporto, con bambini e ragazzi che involontariamente diffondono il virus nelle famiglie. Perché ci si avvii davvero verso un ritorno alla normalità, si deve poi mettere in campo un serio piano di recupero sulle patologie che, a causa del Covid, sono passate in secondo piano.
A cura di Assanti Luigi