Sono circa un milione i consumatori di prodotti omeopatici in Campania, dove si concentra la meta’ dei consumatori del Sud, sugli oltre 10 milioni in Italia. I dati sono stati resi noti dalla LUIMO (Libera Universita’ internazionale di Medicina Omeopatica) di Napoli in occasione della Giornata Mondiale dell’ Omeopatia, che si svolgera’ il 10 Aprile.
Nel 2018, secondo una ricerca dell’ Istituto EMG Aqua il 18% degli italiani ha utilizzato almeno una volta prodotti omeopatici. Mancano, invece, dati statistici sul numero di Medici omeopatici, ma tra i pediatri – secondo la FIMP (Federazione italiana medici pediatrici) 1 su 3 prescrive prodotti omeopatici ai pazienti. A Napoli, la Giornata – con la quale gli omeopati di tutto il mondo ricordano la figura del padre della medicina Omeopatica, Samuel Hahnemann – e’ organizzata dalla LUIMO, dal Museo dell’ Omeopatia di Roma e si svolgera’ al Museo delle Arti Sanitarie dell’ Ospedale Incurabili.
“Saranno ripercorse – dice il dott. Carlo Melodia, del segretariato della LUIMO – le tappe storiche della Medicina
Omeopatica la realta’ omeopatica sul territorio. Napoli rappresenta per la medicina Omeopatica, che nacque in Germania e si estese all’ Austria, il crocevia della divulgazione”. Fortemente appoggiata dai Borbone, che istituirono una Cattedra di Medicina omeopatica all’ Universita’ di Napoli, la nuova medicina si diffuse con l’ arrivo, nel 1821, delle truppe austriache, e da Napoli si diffuse poi in Francia ed Inghilterra. Gia’ nel 1801 “L’ Osservatore Medico di Napoli” pubblico’, primo in Italia, notizie sugli esperimenti compiuti da Hahnemann
con la Belladonna come profilattico della scarlattina. E nel 1822 l’ Accademia Reale delle Scienze pubblico’ la prima traduzione in italiano del “Sistema medico” del padre dell’ Omeopatia.