“In Commissione Sanità si è consumato l’ennesimo atto di arroganza estrema, con un blitz che ha spiazzato tutte le regole è arrivata una proposta di legge voluta da De Luca che rinnega il suo stesso disegno di legge approvato cinque mesi fa e che mette nelle mani del presidente della Regione le nomine di tutti i direttori generale delle Asl e degli ospedali con assoluta discrezionalità”. E’ l’affondo Valeria Ciarambino, del Movimento 5 Stelle, membro della Commissione Sanità e presidente della Commissione Trasparenza, commentando la riunione della Commissione Sanità che ha licenziato la proposta di legge sulle nomine ai vertici di Asl e ospedali. “De Luca vuole fare le nomine senza nessuna trasparenza e nessun merito, riportando la Campania nel Medioevo – sottolinea – si torna ai tempi della lottizzazione e della partitocrazia insomma il ‘sistema Salerno’ tanto per capirci contraddicendo i principi della legge Madia, a cui poi dovremo comunque adeguarci”. “Ci ritroveremo ad avere ai vertici della Sanità direttori incompetenti e nominati dalla politica – denuncia Ciarambino – condizione che ha portato al disastro attuale. Le contraddizioni della maggioranza, l’imbarazzo sono ben mostrate dall’atteggiamento di Bonavitacola che ha riportato la sua maggioranza nei ranghi – aggiunge – dichiarando che stavamo facendo ‘una telenovela, questa è una cosa che andava risolta in 5 minuti”. “Di riflesso condizionato la sua maggioranza obbediente – conclude – ha approvato subito il ritorno al medioevo della sanità campana”. “A dicembre avevano detto che occorreva superare la logica del commissariamento – evidenzia Vincenzo Viglione, consigliere regionale M5S e membro della Commissione Sanità – ora questa modifica sconfessa maggioranza e Giunta”. “Sono completamente sconnessi e in stato confusionale – conclude – chiamassero le cose con il loro nome: lottizzazione, prebende elettorali la volontà è quella di mettere le mani sulle nomine”.