A cura di Tina Raucci
Un pubblico numeroso ha atteso e accolto il concerto di Nicola Piovani, a Casertavecchia nell’ambito del Festival ‘Settembre al borgo’. Si conferma ancora una volta una manifestazione di successo la kermesse giunta alle sua 51esima edizione e diretta da Enzo Avitabile. ‘Settembre al borgo’, correlato a sua volta all’appuntamento con ‘Un borgo di libri’, rappresenta un perno del calendario di eventi che interessa il caratteristico borgo medioevale. Per Nicola Piovani, Premio Oscar per la migliore colonna sonora originale per il film “La vita è bella”, non è stata la prima volta nel territorio casertano: località in cui afferma di sentirsi accolto, “a casa”.
Così Piazza Vescovado è stata lo scenario di “Note a margine”, in cui il Maestro Piovani è stato accompagnato dal Marina Cesari, nota sassofonista e clarinettista, e Marco Loddo, contrabbassista di talento.
I disegni di Milo Manara si sono susseguiti a cornice di “Note a margine” in una successione esplicativa e narrativa, abbinata alle composizioni eseguite.
Vari aneddoti e curiosità hanno accompagnato l’intera rappresentazione concertistica, a partire dalla mitologia, di cui Piovani risulta appassionato:
“Il mito di Narciso è quello più attuale, che riflette i giorni nostri.Narciso è fondamentalmente un personaggio solo, che cancella gli altri e pensa solo a sé. Per Narciso gli altri sono solo delle sagome, degli ammiratori”.
Piovani prosegue tra racconti e parallelismi, tra mitologia e realtà.
“Le sirene sono il mito dell’orgoglio, della sfida, di chi vuole oltrepassare i limiti spingendosi fino a ciò che è vietato”: inevitabile allora un omaggio a Napoli, alla sua bellezza e alle sue origini leggendarie. Piovani porta sul palco di “Settembre al borgo”, introdotto da Enzo Avitabile, la sua profonda esperienza, conoscenza dei territori, la saggezza che solo chi non ha mai smesso di interagire col suo pubblico può nel tempo maturare. Il concerto si è così concluso tra le note de “La vita è bella”, le musiche che hanno presentanto la sua arte e maestrìa al mondo, che nel 1999 gli valsero il meritato Premio Oscar. Un pubblico attento, rapito ed emozionato viaggiava con lui, tra le sue note e il ricordo di quelle scene che hanno scritto la storia del cinema. Ed allora il termine del concerto non basta, Piovani, Cesari e Loddo omaggiano il pubblico con ancora altre musiche, che si susseguono all’inchino e ai ringraziamenti, suggellando il saluto ad una Caserta che quella serata lungo ricorderà.