Terzigno. È durata soltanto un mese la vita della piccola Silvana Annamaria Cirillo, morta nel sonno ieri, a Terzigno. Un caso di «morte in culla», sul quale le forze dell’ordine stanno indagando: la salma della neonata si trova al Policlinico di Napoli, dove questa mattina i medici effettueranno un esame. Non un’autopsia ma un esame esterno del corpicinoper verificare lo stato della bambina e a capire quali possono essere state le cause del decesso. Secondo i primi rilevi, effettuati dai carabinieri di Terzigno con il maresciallo Adolfo Montagnaro, potrebbe essersi trattato di un rigurgito, che ha provocato problemi di respirazione e quindi la morte della bambina. Si tratta, tuttavia, soltanto di ipotesi, emerse soprattutto perché casi del genere si sono già verificati in passato, per quanto raramente. I primi mesi di vita di un neonato, infatti, sono considerati potenzialmente a rischio proprio per la possibilità che avvengano problemi di respirazione che, poi, possono portare alla cosiddetta “morte in culla”. La piccola Silvana è stata trovata senza vita dai genitori intorno alle 10 del mattino: aveva dormito nel lettone con loro, ma i due (il papá commerciante, la madre casalinga, lei originaria di Terzigno, lui di San Giuseppe Vesuviano) non si sono accorti di nulla per tutta la notte, trascorsa tranquilla come tutte le altre. Capito che la bambina non respirava, hanno chiamato il 118: l’ambulanza ha portato Silvana all’ospedale di Boscotrecase, ma il suo corpo era già privo di vita. Successivamente sono intervenuti i carabinieri, che hanno anche sequestrato il latte che la bambina beveva solitamente: ma Silvana, nata un mese fa, ha sempre bevuto lo stesso latte senza mai avere problemi. I prossimi giorni serviranno a fare chiarezza sulla vicenda.