A breve disponibile nelle principali librerie e Store online l’ultima fatica letteraria di Guglielmo Moschetti “Sezione Narcotici Napoli” (Cronache della mia storia di Poliziotto). L’Opera di Moschetti, pubblicata dalla Casa editrice New Media Press _ Edizioni Flegree, non può essere considerata solo un lavoro autobiografico per l’attività investigativa dell’autore nella Sezione Narcotici di Napoli, ma uno “spaccato” sulle vicende criminali che hanno attanagliato Napoli e la Campania. Guglielmo Moschetti ha fatto dell’impegno la sua “cifra” personale, coniugandolo al sentimento di riscatto e al bisogno di sapersi utile e partecipante a un’ottima causa. La sua narrazione si snoda dai primi anni di vita all’emozione per la prima divisa, dal primo giorno di lavoro ufficiale al desiderio di agire in totale autonomia, fino ai giorni del riposo e della riflessione. E nel mezzo di questo percorso di vita, gli episodi sorprendenti, emozionanti, incoscienti, istruttivi e indimenticabili di una carriera al servizio della collettività, nelle file della Polizia di Stato. Entrando nello specifico, il testo è un grande affresco della più cruenta realtà lavorativa nel panorama degli anni ’80-’90, periodo di grandi scontri tra i camorristi campani: la struttura di tutti i clan dei quartieri napoletani, la Nuova famiglia, contro l’emergente struttura dell’hinterland periferico, la Nuova camorra organizzata capeggiata da Raffaele Cutolo, la cui smania di sovrapporsi ai suddetti clan ha determinato la morte di centinaia di “soldati” sul campo. L’attività dell’autore è andata a inserirsi in questo contesto di altissimo profilo delinquenziale senza alcuna formazione pregressa, senza strategie d’azione e senza neanche le semplici nozioni utili ad espletare una giornata lavorativa di base. L’autore racconta come i personaggi avvicendatisi nella sua vita lavorativa, superiori diretti, ex marescialli, ufficiali, funzionari, non gli abbiano mai trasmesso le metodologie chiave per lo svolgimento del lavoro, e anche per questo i successi conseguiti appaiono ancor più sorprendenti e superiori a ogni aspettativa. L’autore si è trovato coinvolto in decine di episodi, anche di natura violenta, volti a fronteggiare personaggi e “famiglie” quali il Clan Bocchetti, Contini (O’ romano), Di Lauro (Ciruzz o’ milionario), Frezziero, Giuliano, Licciardi (Gennaro A’ Scigna), Lo Russo (I Capitoni), Mallardo, Mallo, Mariano (I Picuozz), Mazzarella, Piccirillo, Pirozzi, Tolomelli e quello dei Vastarella. Riflettendo sulle figure positive e propositive incontrate, il racconto si sofferma anche sulle gioie, sui pochi ma davvero autentici legami d’amicizia, sugli avanzamenti di carriera e i riconoscimenti, sulla spinta a volere sempre di più, a crescere fino a trovare uno spazio tutto per sé, così da poter mettere in pratica in totale autonomia quanto appreso, nel nome di un nuovo rischio, ma anche dell’impegno che ha contraddistinto l’intera vita dell’autore.
L’AUTORE – Guglielmo Moschetti si avvicina alla scrittura principalmente per motivi di lavoro, producendo piccoli manuali di prima consultazione riguardanti il settore degli Istituti di Vigilanza (Guardie Giurate), dell’Investigatore Privato e quello della Droga con il pseudonimo: Mino Schettimo. Una precauzione perché dipendente della Polizia di Stato. Successivamente si dedica alla narrativa di genere pubblicando “Max Giallo Napoletano – 18 23 22 -” , riproponendolo in una nuova versione come “Thriller Napoletano – 18 23 22 -” e “Io Silano… Chi sono?”. “Sezione Narcotici Napoli” è il suo terzo lavoro e riassume l’attività investigativa svolta in Polizia.