Il progetto del salone nautico sul lungomare di Napoli è definitivamente tramontato. I tempi tecnici organizzativi impediscono l’attesa di eventuali definizioni tra Comune di Napoli e Soprintendenza, che si oppone all’iniziativa, costringendo gli organizzatori ad abbandonare l’ipotesi di sviluppare ulteriormente l’esposizione nautica in mare che si farà al circolo Posillipo dal 19 al 27 ottobre.

“La limitata visione del Soprintendente Garella, che andrà in pensione a settembre, impedirà a Napoli ed alla Campania di poter avere un salone nautico di livello internazionale come meriterebbe – afferma Gennaro Amato, presidente dell’Associazione Nautica Regionale Campana -. Impossibile fare un evento nautico sul lungomare senza usufruire del mare, come vorrebbe Garella, per questo esiste già il salone Nauticsud che organizziamo con la Mostra d’Oltremare il prossimo mese di febbraio. Al momento, da imprenditori del settore, vogliamo salvare l’evento che si svolgerà come di consueto al circolo Posillipo di Napoli”.

Il porto del Posillipo ospiterà dunque, ancora una volta, la 33.ma edizione del Navigare dove troveranno spazio 80 imbarcazioni in esposizione e diversi stand sulla terraferma. Il progetto d’ingrandimento, che prevedeva anche l’utilizzo del tratto di via Caracciolo e della Rotonda Diaz compresa la zona di mare antistante, resta dunque al palo nonostante l’interessamento diretto del sindaco de Magistris che aveva assicurato lo svolgimento sul lungomare liberato. Eppure neanche il Primo Cittadino, per competenza, non è riuscito a variare l’assetto obsoleto della visione dell’Ente Paesaggistico di Napoli.

Napoli dunque salva, parzialmente, il settore nautico ma il futuro è già dietro l’angolo come racconta Gennaro Amato: “L’appuntamento di quest’anno a mare si farà al Posillipo, poi vedremo nel 2020 quando Garella non ci sarà più, se riusciremo a fare qualcosa per la città. Intanto in Emila Romagna abbiamo trovato tutte le risposte che cercavamo, qualcuno ci farà notare che a Bologna manca il mare, ma anche a Napoli manca perciò potremmo fare il Navigare persino a Bolzano o ad Aosta. L’unico punto vero è che in questa città non si può, neanche con progetti ed investimenti imprenditoriali autonomi, migliorare qualcosa che crei indotto economico, turistico e posti di lavoro per il territorio. Se non dipendi da amicizie e logiche politiche non conti nulla e non puoi fare nulla”.

Il dado è tratto, in attesa delle chiacchiere istituzionali, la macchina organizzativa del Navigare è partita definendo la location ed i contenuti dell’appuntamento nautico in mare. L’ANRC ha chiamato a raccolta i suoi associati, costruttori, distributori, venditori e fornitori di servizi, per realizzare l’appuntamento nel migliore dei modi come di consueto nonostante il poco tempo a disposizione. Ma si lavora già a costituire un futuro associazionistico forte: “L’ANRC entra a far parte della grande famiglia nazionale del CNA, Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa – dichiara Gennaro Amato – in questa maniera la nautica regionale avrà alle sue spalle una struttura di valore e di peso specifico. Ieri abbiamo sottoscritto l’adesione a Roma e presto presenteremo un programma di sviluppo sull’intero territorio nazionale”.