Napoli è da sempre arte, cultura, pullula di artigiani, sarti, stilisti e creatori di meraviglie che rendono le strade del capoluogo partenopeo un museo a cielo aperto, basti pensare anche solo a San Gregorio Armeno, che attira tutto l’anno una miriade di turisti.
E allora perché non utilizzare la moda, che è essa stessa arte, per rilanciare Napoli dopo due anni di sofferta pandemia e crisi?
Proprio con questa idea nasce il progetto della Napoli Fashion Week che, come ci spiega l’organizzatore Alessandro Di Laurenzio, inizia già nel 2016 con una mostra itinerante intitolata “L’UNESCO sposa la moda”, a cui è seguito un breafing con l’intenzione di portare la moda a Napoli legandola alle nostre location storiche per valorizzarle ulteriormente nel panorama internazionale.
Sempre Di Laurenzio ci spiega che la scelta è ricaduta su Napoli poiché la città è, come già detto, un museo a cielo aperto, già selezionata in passato da stilisti di fama internazionale come Dolce e Gabbana.
In buona sostanza, Napoli FW ha l’intento di riflettere i suoi effetti su tutta la città con eventi di moda nelle strade principali che sono già di per sé una vetrina, come via dei Mille o il lungomare di via Partenope, dove ci siamo trovati ieri, che ha alle sue spalle (non a caso) Castel dell’Ovo. Ma anche le scale di Napoli, antichi percorsi pedonali, sono un capolavoro dell’urbanistica partenopea e costituiscono uno scenario perfetto per una sfilata, come ci fa notare Carmine Maturo, co-portavoce Nazionale di Green Italia.
Di Laurenzio ha deciso di circondarsi di giovani per dare loro prospettive concrete e reali unendo la moda all’arte, precisando che l’evento mira ad avere una portata internazionale tant’è che è nato un partenariato con agenzia di moda estere, forti anche della sinergia con la Camera di Commercio e lo staff del Sindaco.
Alla fashion week sono presenti numerosi giovani, modelle, stilisti, make up artist e blogger, con voglia di fare e spirito di iniziativa, che vedono nell’evento un vero e proprio trampolino di lancio.
Tra i giovanissimi partecipanti, la make up artist Tina Pezzella ci tiene a sottolineare quanto sia importante la partecipazione delle nuove generazioni “carburante” dell’iniziativa in cui credono fortemente. La Pezzella, inoltre, evidenzia come la moda non sia divisiva, perché ormai sposa l’unicità e non più il concetto di perfezione.
Non poteva poi mancare all’appello la famosa Fatima Rosa di Fiore, modella professionista e testimonial dell’evento, la quale mira a valorizzare anche la donna mediterranea.
Tra i partecipanti all’evento anche Lievito Madre Sorbillo, il cui direttore Adriano Montella ha dichiarato di sentirsi orgoglioso di poter ospitare l’evento della Napoli FW, sottolineando come dopo la pandemia la città di Napoli stia rispondendo bene alle iniziative con una larga partecipazione.
Insomma, c’è gran fermento e la voglia di portare la moda a Napoli per non restare fermi nella cornice Milanese, partendo dall’evento del 9 dicembre al MAV di Ercolano.
Finalmente, dopo la pandemia, c’è la possibilità e la voglia di tornare a sfilare, di accendere i fari sulla realtà napoletana per uscire dal buio, e quale scenario migliore se non il lungomare Caracciolo… una vera e propria passerella a cielo aperto!
Acura di Roberta Greco