Nasce Figec, la Federazione Italiana Giornalismo, Editoria e Comunicazione, federata alla Cisal che, «con forza e determinazione», parole del segretario generale Francesco Cavallaro, l’ha sostenuta e promossa sin dall’inizio»: la presentazione ufficiale stamane a Roma, in una gremita Sala Zuccari del Senato. Un sindacato dei giornalisti e di tutti gli operatori dell’informazione, della comunicazione, dei media, dell’editoria, dell’arte e della cultura: “per” e non “contro”, nato con la precisa volontà di essere il sindacato di tutti quanti lavorano nel mondo dell’informazione, dei media, della comunicazione e della cultura, rappresenta una novità epocale per i giornalisti italiani e per quanti operano nel settore.
Il Consiglio nazionale provvisorio della Figec, costituito dai 63 promotori, ha eletto per acclamazione segretario generale Carlo Parisi, giornalista professionista, direttore di Giornalisti Italia – il quotidiano on line dei giornalisti –, già segretario generale aggiunto della Fnsi, e presidente Lorenzo Del Boca, giornalista professionista, storico, scrittore, una lunga carriera alla Stampa, tre volte presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, dopo esserlo stato della Fnsi. Del Boca ha deciso di mettere, ancora una volta, la sua esperienza al servizio dei colleghi e di «una professione cambiata radicalmente con il mutare dei tempi e l’avvento delle nuove tecnologie. Una professione – ha fatto notare il neopresidente della Figec – che deve rilanciarsi, aprirsi al nuovo che avanza, puntando sulla qualità. Se vogliamo che esista un futuro».
«Una professione – ha rimarcato, dal canto suo, Carlo Parisi – che va difesa e tutelata, oggi più che mai, di fronte al precariato che avanza e che spinge sempre più colleghi ad accettare compensi da fame pur di lavorare. Problemi che affliggono anche gli altri professionisti che si sono affacciati e installati in quello che oramai è il variegato mondo dell’informazione e della comunicazione. È per i giornalisti, è per i comunicatori, per i blogger, per chi opera a vario titolo nel mondo dell’editoria e della cultura che abbiamo deciso di accettare la sfida, dando vita a Figec, un sindacato nuovo, per e non contro».