Una pagina politica vergognosa perche’ chi parla o non ha la giusta competenza o e’ in malafede”. Cosi il sindaco di Napoli Luigi de Magistris risponde agli attacchi e alle critiche venute dal Pd e dal centrodestra rispetto alla situazione dei conti del Comune e alla relazione della Corte dei Conti regionale. De Magistris parla di “malafede politica e disonesta’ intellettuale” da parte di chi “per anni e anni” ha governato la citta’. “Non c’e’ alcun buco ne’ situazione di dissesto – ha spiegato il sindaco – alcune delle criticita’evidenziate dalla sezione regionale di controllo sono state gia’
superate nei bilanci successivi al rendiconto 2013 che e’ oggetto dell’analisi della Corte”. Il sindaco ha sottolineato che la Corte dei Conti “anzi riconosce che l’ente, dato da loro morto due anni fa facendo riferimento a conti del passato, e’ vivo e infatti fa uscire il Comune dalla procedura di dissesto e lo inserisce nel controllo dinamico”. Il primo cittadino rivendica “la trasparenza” dell’azione della sua amministrazione e rilancia affermando che nel bilancio “da approvare a fine aprile, metteremo l’ente in uscita dal piano di riequilibrio. Noi – ha proseguito – abbiamo annullato il debito, il disavanzo e abbiamo fatto uscire il marciume politico e finanziario che ci hanno consegnato chi ha governato e quindi ritengo – ha aggiunto – quelle che sento oggi dichiarazioni indecenti sul piano politico e rappresentano una delle pagine piu’ nere della bassa politica che non riesce nemmeno a riconoscere dove sta la verita’ e dove il falso, dove
le mani pulite e dove la disonesta'”. Obiettivo dell’amministrazione de Magistris e’ portare Napoli “fuori da una situazione di affanno economico che ci hanno lasciato coloro che ci hanno preceduto con un buco e una voragine impressionante”. Il sindaco lancia una ‘sfida’ ai suoi avversari politici: “le nostre operazioni sono corrette e regolari, venite a vedere fino all’ultima carta e vedrete quanta trasparenza c’e'”. “Noi – ha concluso de Magistris – non prendiamo lezioni da nessuno nemmeno sui temi della questione morale e penso alla Valente che si dovrebbe preoccupare di Casavatore cosi’ come altri di De Siano”