Un San Paolo estasiato il Napoli si abbatte sul Benfica nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League. La prima al San Paolo è una festa e finisce 4-2: apre Hamsik al 20′, ad inizio ripresa arrivano i gol di Mertens (51′ e 58′) e Milik su rigore (54′); a nulla servono i gol di Goncalo Guedes (71′), su erroraccio di Jorginho, e di Salvio all’86’. Partenopei in vetta al Girone B con 6 punti, la strada verso gli ottavi è già in discesa dopo due partite. Ma il finale di gara fa imbestialire Sarri.
Dimostrazione di forza clamorosa del Napoli, forse addirittura inattesa. La squadra di Sarri, schierata con il consueto 4-3-3 e il tridente Mertens-Milik-Callejon, soffre qualcosa in avvio, quando Reina è costretto ad un miracolo su Mitroglou; nell’occasione si stira anche Albiol, che al 10′ lascia il posto all’esordiente Maksimovic. Ma dieci minuti dopo Hamsik s’inventa l’1-0: corner di Ghoulam, lo slovacco brucia Fejsa sul primo palo e di testa sigla il 101esimo gol con la maglia azzurro (è a – 14 da un mostro sacro come Maradona).
E’ l’avvio di ripresa a determinare il punteggio. In sette minuti il Napoli fa tre gol, con Mertens (doppietta con gran gol su punizione e correzione sottoporta) e Milik, abile a trasformare il rigore assegnato per netto fallo di Julio Cesar su Callejon. Nel finale, però, la tensione cala e i portoghesi si ritrovano quasi per caso in partita: errori clamorosi della difesa di casa sui gol di Goncalo Guedes e Salvio, entrambi a tu per tu con Reina. Sarri s’arrabbia e quasi sfascia a pugni la panchina, ma intanto può godersi il primato nel Girone B di Champions.