Napoli si appresta ad affrontare le due giornate di caldo intenso. Al momento dalla Protezione Civile regionale non segnalano situazioni di particolare emergenza anche le due Aziende sanitarie locali – la Napoli 1 e la Napoli 2 – che hanno competenza sul territorio della citta’ e della provincia si sono gia’ attrezzate per accogliere le persone che potrebbero far ricorso alle strutture ospedaliere a causa di malori causati dal gran caldo, dove gia’ ieri c’e’ stato un lieve incremento degli accessi. Al triage delle strutture di pronto soccorso e’ stato aggiunto ai tradizionali codici anche il codice ‘calore’ per indirizzare ad un dedicato percorso di assistenza i pazienti che accusano malori che potrebbero essere determinati dal gran caldo. Al momento le strade sono affollate del solite mentre una maggiore presenza si registra al lungomare: c’e’ gia’ chi ha preso posto sull’arenile e sugli scogli, pronto a tuffarsi in mare. Emergenza caldo: con il perdurare della bolla di calore torrido che infiamma ogni angolo della città peggiora la situazione negli ospedali napoletani. Le richieste di aiuto alla rete assistenziale sono in continuo, sensibile, aumento. I numeri del monitoraggio avviato nei giorni scorsi dal Cardarelli parlano chiaro e anche i ricoveri sono in aumento: in 24 ore al Pronto soccorso del più grande ospedale campano sono stati accolti in totale 231 malati, in media uno ogni 6 minuti. Per il 40 per cento si tratta di casi gravi e per oltre il 50 per cento le cause del soccorso sono state direttamente o indirettamente aggravate dal caldo. Si tratta del picco massimo di accessi registrato dal 2020 ad oggi al Cardarelli in un quadro di iperafflusso che il presidio già registrava da settimane. Negli ultimi nove giorni la media è stata di 200 pazienti al giorno, per un totale di oltre 1.700 persone che hanno varcato la soglia del reparto di emergenza e urgenza. Un fiume di malati che ora subisce un incremento del 30% circa. A rendere più critico il quadro vi è la complessità dei quadri clinici registrati ieri; il 2% sono stati classificati in codice rosso, il 38% sono stati valutati in un codice giallo. Nella sola giornata di ieri l’aumento dei codici gialli rispetto alla media settimanale è stato del 52%. «Siamo in un momento estremamente delicato – avverte il manager del Cardarelli Antonio D’Amore – il 57% dei pazienti che si rivolge al nostro pronto soccorso risiede sul territorio della città mentre il 40% proviene dal resto della regione e l’85 per cento arriva con i propri mezzi .Se questo è un segno della fiducia nel nostro personale e di una scelta precisa dei cittadini dall’altro polarizza le richieste di soccorso.