Comanda il Napoli. Gli azzurri battono agevolmente il Monza e si prendono la vetta della classifica, in assoluta solitudine. La truppa di Conte ha fatto 13 in classifica, scavalca le «solite note» e guarda tutti dall’alto verso il basso dopo sei turni di campionato. Non capitava dal 27 agosto del 2023 che il club di DeLa fosse primo (399 giorni, sebbene in condominio con altre squadre). Da ieri, invece, il Napoli è solo al comando e lo ha fatto sotto gli occhi del Ct Spalletti(presente in tribuna), protagonista dell’ultimo scudetto. Gli azzurri hanno mandato l’ennesimo messaggio al campionato. Nella corsa al vertice c’è anche e sopratutto il Napoli. Squadra lucida, compatta, pragmatica, cinica e spietata. Il Napoli regola la pratica Monza con un secco 2-0, cala il tris di vittorie consecutive al Maradona e centra il pokerissimo di risultati utili in campionato. Il tutto con l’ennesimo clean sheet: il terzo consecutivo, il quarto in sei gare di serie A.
Il testacoda al Maradona non lascia scampo ai brianzoli e fa registrare quasi il sold out sugli spalti dell’impianto di Fuorigrotta. Conte si affida ai suoi pretoriani contro la formazione di Nesta. Napoli con la formazione tipo, ma squadra schierata ancora più camaleontica se possibile con Politano che si abbassa in fase di non possesso fino alla linea difensiva, passando da un 4-2-3-1 di partenza ad una sorta di 5-4-1 (comunque altissimo) in fase di non possesso. Non solo. Conte chiede a McTominay di fare gli straordinari: con il possesso palla, infatti, lo scozzese avanza sovente fino alla prima linea, fino a fare da spalla a Lukaku, con Kvara che fa da elastico su quella stessa zona di campo.
Il Napoli gioca sugli automatismi, gli ospiti provano a fare possesso palla. Fatta eccezione per i primissimi minuti, però, il Monza veste i panni della vittima sacrificale. Il Napoli è come un lupo famelico. Fiuta la preda, la stana, la pressa e la azzanna alla prima occasione, salvo poi fare di un sol boccone dell’avversario di turno. E pensare che il primo brivido lo avevano creano proprio gli ospiti con un traversone che Caprile smanaccia quel tanto che basta per evitare l’intervento di Djuric. Poi il Monza si sgretola sotto i colpi degli azzurri.