“L’intensità è da partita europea, con ritmi altissimi e pressione a tutto campo. Ora abbiamo il match difficile contro la Roma, ma aver vinto a Bergamo e contro la Juventus in questo modo ci deve dare grande soddisfazione”. Antonio Conte rende omaggio al suo Napoli dopo la vittoria in rimonta contro i bianconeri, ma invitando a “mantenere l’entusiasmo, che è linfa vitale”, sostiene anche che “in una piazza molto passionale bisogna stare tranquilli, tenere i piedi per terra”. “Avere 53 punti è qualcosa di straordinario rispetto allo scorso anno e senza Osimhen, Zielinski e ora Kvaratskhelia – insiste poi -. Si sta un po’ sottovalutando quanto sta facendo questa squadra, sento dire dai guru che noi faremmo difesa e contropiede, mi sembrano opinioni strane. Ma noi andiamo avanti, stiamo zitti e lavoriamo”. Il tecnico azzurro risponde anche a
una domanda su Kvara che sa da Parigi di questa vittoria e poi sul finale di mercato: “Noi possiamo solo augurare a
Kvaratskhelia e famiglia tutto il bene. Ha fatto la sua scelta, mi è solo dispiaciuto sapere che stavano trattando da tanto
tempo, non l’ho trovato bello. Si va avanti – afferma – con tutti utili e nessuno indispensabile. Nel mercato vediamo che accade, io resto sereno perché so di avere un gruppo pronto a venire in guerra con me. Il mio ruolo di capo del gruppo è fare il meglio con chi ho in casa, poi vedremo. Per me conta vedere che nei momenti di difficoltà, quando c’è qualche infortunio, non cambia niente. Tutti sono coinvolti e mi spiace a volte non dare minuti in più a giocatori come Raspadori e Ngonge che ne meriterebbero di più”. Deluso dalla prima sconfitta del campionato Thiago Motta che spiega come la Juventus “stasera ha giocato un ottimo primo tempo, riuscendo ad abbassare la squadra avversarie, mi è piaciuto molto come ha funzionato giocare con la palla a terra. Nella ripresa non siamo più riusciti a giocarla così e uscire e
loro prendevano il campo”. Motta sottolinea che il doppio match settimanale pesa contro una squadra del valore del Napoli: “I motivi del calo nella ripresa sono tanti. Nella ripresa avevo
chiesto di fare bene la prima pressione e poi ricompattarsi per
poter mantenere il ritmo – dichiara il tecnico bianconero – ma
non siamo stati capaci di farlo contro un Napoli forte, che è
alla sesta vittoria di fila qui al Maradona contro la Juventus.
Nella ripresa abbiamo pagato anche dal punto di vista fisico
contro un Napoli che ha tutta la settimana per prepararsi e nella
ripresa è emersa questa differenza tra chi gioca tanto e chi
no”.
“Non ci piace perdere, la sconfitta fa sempre male – conclude
Motta -, dobbiamo saperla trasformare in giornata per crescere
nella capacità di reagire subito e rialzarsi, a cominciare dalla
partita contro il Benfica, nell’ultimo match del girone di
Champions. E la squadra si troverà pronta a fare un altro grade
sforzo”.