Il guizzo di Cengiz Under, le perle di Edin Dzeko, il timbro di Diego Perotti e i miracoli di Alisson Becker. Si può riassumere così il k.o. tanto pensate quanto sorprendente del Napoli che ieri ha incassato ben quattro reti dalla Roma. Eppure, la serata per gli azzurri era cominciata bene con Lorenzo Insigne che aveva trovato la zampata giusta per far esplodere il San Paolo, poi gelato dal poker giallorosso.
L’inutile rete di Dries Mertens in pieno recupero non ha cambiato la sostanza: è un 4-2 che brucia perché la Juventus, qualora dovesse battere nel recupero l’Atalanta all’Allianz Stadium, metterebbe a segno il sorpasso e diventerebbe la nuova capolista a +2 dagli azzurri.
Facce tristi e demotivate nello spogliatoio dei partenopei dopo il passo falso al cospetto dei capitolini, fin a quando non sono arrivate queste parole firmate dal talento di Frattamaggiore: “Nessuno deve arrendersi adesso!”. Infatti, come riporta Il Mattino, l’attaccante col numero 24 sulle spalle, l’ultimo a mollare contro i giallorossi, ha suonato la carica anche alla luce del fatto che, con la fascia da capitano al braccio per via dell’assenza dall’undici titolare di Marek Hamsik, è stato per distacco il migliore in campo: solo le prodezze del portiere brasiliano gli hanno impedito di esultare più volte.
Adesso l’ex Pescara sarà nuovamente chiamato a trascinare i compagni domenica sera in un match davvero complicato: al Meazza di Milano contro l’Inter, una delle poche squadre di questo campionato di Serie A che i campani non hanno ancora battuto (all’andata a Fuorigrotta finì a reti inviolate).