Questa la diagnosi di Rino Gattuso dopo la sconfitta all’esordio contro il Parma per 2-1. Gattuso è scuro in volto, serio. “Per noi – dice – era importante vincere. In questi giorni abbiamo lavorato sul 4-3-3, poi oggi abbiamo provato a giocare col 4-4-2, alla fine abbiamo adottato il 4-2-4 per ribaltarla, ma ci manca equilibrio. Io credo che lo specchio del momento siano i primi 10′: ne combinavamo una ogni minuto. E’ un segnale che la squadra sta soffrendo sul piano mentale. L’80% di questi giocatori negli ultimi anni sono sempre arrivati secondi o terzi e non sono abituati a non vincere in campionato per 50 giorni. Stanno pagando”. Per Gattuso la ricetta è ritrovare “la fiducia nel potenziale che questa squadra possiede. Ma dobbiamo lavorarci giorno per giorno, fare le cose con entusiasmo senza pensare ‘succederà qualcosa’, a ogni azione”. Gattuso si sofferma sui singoli, a cominciare dalla pessima prova di Insigne: “Non parlerei solo di lui – dice Gattuso – non ha giocato male solo Insigne, abbiamo giocato male e i fischi del pubblico ci stanno. Mertens ha dato una scossa quando è entrato ma, in questo momento, la squadra ha bisogno di trovare equilibrio. Da parte mia c’è la consapevolezza di avere a disposizione grandissimi giocatori, ma devo decidere, fare delle scelte, se farli giocare tutti insieme o avere maggiore equilibrio e rischiare meno possibile”. Ma la pressione maggiore è data dalla classifica che vede il Napoli ottavo e che rischia di essere sorpassata domani da Torino e Milan: “Il quarto posto? Dobbiamo pensarci ma, prima di tutto, bisogna lavorare a testa bassa, la classifica è molto brutta e tutte le energie devono andare a migliorare le condizioni fisiche e mentali” Il tecnico del Parma, Roberto D’Aversa, si gode vittoria e sorpasso sul Napoli: “La vittoria – dice – è meritata sul campo. Anzi, il rammarico è che nei primi 15′ potevamo arrotondare il risultato, invece abbiamo ridato entusiasmo al Napoli. Poi, nel finale, c’è stata la rete con energie che non so da dove hanno tirato fuori. Venire qui e conquistare i tre punti non era semplice”. D’Aversa mantiene la barra dritta: “Lavoriamo per la partita successiva e quindi ora pensiamo al Brescia. Restiamo equilibrati, sia quando il risultato è positivo che negativo. Lavoriamo a testa bassa, con umiltà”. D’Aversa accetta la definizione di sorpresa del campionato: “A volte mi dispiace un po’ non vedere gratificato ciò che stanno facendo questi ragazzi, invece noi e il Cagliari stiamo meglio rispetto alle aspettative”.