Nello scontro tra le due squadre che esercitano il maggior possesso palla in campionato, la
Fiorentina ha nettamente la meglio sul Napoli e vince al ‘Maradona’ esercitando una netta superiorita’ durante tutta la partita. Finisce 3-1 per i viola nonostante i sette cambi di Italiano rispetto alla formazione scesa in campo giovedi’ scorso in Conference League. Il Napoli e’ sempre in affanno, rincorre
l’avversaria per tutta la partita e trova il gol solo su calcio di rigore, ottenuto per una ingenuita’ della difesa dei toscani. La sconfitta (la seconda in casa per i Campioni d’Italia) porta con se’ la contestazione di una parte del pubblico del ‘Maradona’ che fischia la squadra mentre una grossa parte dei tifosi la sostiene con cori e applausi all’uscita dal terreno di gioco. La Fiorentina con la vittoria aggancia la Juventus al terzo posto in classifica e si conferma una delle realta’ piu’ brillanti del campionato. I viola vanno in vantaggio dopo soli 7′ grazie a un traversone da destra di Bonaventura sul quale Martinez Quarta anticipa Ostigard e devia il pallone sul palo. Sulla ribattuta si avventa Brekalo che un diagonale rasoterra insacca. La responsabilita’ del gol subito in questo caso ricade tutta su Meret che si lascia passare il pallone tra le gambe sulla conclusione del croato. Il Napoli reagisce, ma per gli uomini di Garcia i problemi in mezzo al campo sono notevoli e principalmente dovuti all’aggressione continua della Fiorentina che impedisce le ripartenze veloci e costringe i difensori e i centrocampistiazzurri a un giro palla continuo che rallenta inevitabilmente lamanovra. Nonostante cio’ il Napoli trova il gol del pareggio con Osimhen, il quale pero’ conclude un’azione viziata da un fuorigioco di Politano determinando l’annullamento segnalato dal guardalinee e confermato dal Var. La Fiorentina nella parte centrale della prima frazione di gioco accentua il suo predominio in mezzo al campo e in alcuni momenti in Napoli sembra impotente non riuscendo, se non con grandi difficolta’ , a rompere la ragnatela di passaggi della squadra avversaria. Al 31′ Garcia, a seguito di un infortunio muscolare subito da
Anguissa, decide di modificare la tattica di gara e manda in
campo Raspadori, trasformando il 4-3-3 iniziale in un 4-2-3-1.
Tuttavia Politano, lo stesso Raspadori e Kvaratskhelia sono
costretti a un maggiore sacrificio per fare densita’ a
centrocampo e non lasciare ai soli Lobotka e Zielinski il
compito di proteggere la difesa e le azioni offensive ne
risentono negativamente.
La svolta arriva al 49′ quando su un traversone di Olivera
che si spegne davanti alla porta, Parisi devia con il petto il
pallone per facilitare la presa di Terracciano. Osimhen si
avventa come un falco e anticipa con un tocco il portiere il
quale non puo’ far altro che franargli addosso. E’ lo stesso
Osimhen questa volta a impossessarsi del pallone e a spedirlo
dal dischetto in fondo alla rete.
Nella ripresa le squadre giocano ancor piu’ a viso aperto.
Ikone’ colpisce il palo e Osimhen, sfruttando un errore di
Kayode, si presenta davanti a Terracciano ma gli tira addosso.
Al 18′ la Fiorentina torna in vantaggio. Duncan si infila in
area e un rimpallo su Olivera mette Bonaventura in condizione di
insaccare senza problemi. Il Napoli tenta di reagire, ma e’ la
squadra di Italiano a mantenere il predominio del gioco grazie
alla perfetta organizzazione della squadra. I cambi dei due
allenatori non mutano l’andamento della partita che si conclude
con il terzo gol della Fiorentina che arriva a pochi secondi dal
termine del recupero. Gonzalez, entrato da pochi minuti in
campo, devia in porta un traversone di Parisi, mettendo la sua
firma nel capolavoro di giornata della sua squadra.