Nel 2014 e poi ancora nel 2015 Napoli ha superato ogni record di presenze di visitatori della propria storia di citta’ turistica, al culmine di una impetuosa tendenza alla crescita gia’ manifestatasi tra il 2012 e 2013. Ad Agosto 2016 siamo gia’ oltre il 2015. Sara’ quindi quest’anno,anno di un nuovo primato. Questi dati sono sottostimati perche’ non
rilevano la rete dell’ospitalita’ diffusa ampliatasi tumultuosamente negli ultimi tempi. Secondo alcuni attendibili
rilevatori andrebbero addirittura raddoppiati. A determinare questi risultati,come ha sottolineato il Sindaco, e’ stato un grande impegno collettivo con tanti protagonisti che hanno scelto il fare concreto e creativo”. Lo dice l’assessore alla Cultura del Napoli, Nino Daniele.
”A cominciare dai giovani. Della ripresa di Napoli si sono
giovati i napoletani, gli operatori del settore, i musei
cittadini, il territorio metropolitano e regionale. Di cosa
dobbiamo preoccuparci in primo luogo? Di consolidare ed
estendere quanto sta avvenendo. Migliorare i servizi ed essere
piu’ penetranti ed efficaci nella promozione in Italia e nei
mercati esteri. Cogliere in modo attivo e positivo la forza
trainante che Napoli riprende ad esprimere e farne perno di un
rinnovato ed articolato sistema territoriale regionale. Non so
da dove De Luca tragga il dato dei due milioni di visitatori
alle luci di Salerno. Se si riferisce al caos dei pullman che
nei giorni di Natale scaricano persone per qualche minuto,se ne
vuole un altro milione possiamo prestarglielo .Mi riferisco alle
persone ovviamente. Credo – aggiunge Daniele – che la strategia
che dobbiamo mettere in campo debba avere altre ambizioni ed
altre finalita’. Si puo’ immaginare una politica culturale e
turistica non dico contro ma senza Napoli? Sui fondi stanziati
per i grandi luoghi e le grandi istituzioni culturali non credo
necessario ribadire che si tratta (S.Carlo,Tetro Nazionale,il
Madre, ecc) di patrimonio del Paese intero e sono gestiti in
totale autonomia. Sono luoghi della competizione culturale
internazionale e di universalizzazione dell’arte e della cultura
italiana. Questa e’ Napoli. Sul Napoli Teatro Festival non mi
sembra elegante maramaldeggiare. Posso pero’ sottolineare che il
Comune di Napoli non fa parte della Fondazione. A Napoli si
stanno girando in questi giorni 10 importanti produzioni
cinematografiche e televisive. La citta’ e’ il piu’ importante”
set “del Paese. Potete chiedere cosa pensano della
collaborazione del Comune i produttori! Come si attuera’ la nuova
legge sul cinema e gli audiovisivi? Legge che tutti abbiamo
salutato con compiacimento. Posso rammentare che il Comune non
fa parte della Film Commission? Che andrebbe cambiata anche nel
nome: Film Commission Napoli e Campania.Capirebbero tutti prima
dove si trova. Ho fatto alcuni esempi per ribadire che e ‘
necessario un cambio di rotta”.
”Noi – dice Daniele – vogliamo e siamo pronti a discutere e
lavorare ad un patto per una fase nuova per la cultura ed il
turismo. Per dotarci di un piano strategico che dia senso alla
parola programmazione. Questo per me viene prima della stessa
entita’ delle risorse ripartite. Dobbiamo avere programmi e
promuoverli tempestivamente. Dragone ha giustamente sottolineato
che fare un festival e farlo sapere contestualmente e’ un
oggettivo spreco. Anche noi non siamo esenti da questi limiti.
Percio’ insisto per un accordo di programma almeno triennale. Con
risorse definite e procedure condivise e celeri. Per i servizi
di accoglienza e per