Per Umbria Jazz il trend, “mediamente alto”, degli ultimi anni e’ stato confermato anche dall’edizione 2016, in termini di presenze, biglietti venduti, incassi, contatti social. Il bilancio finale del festival, che si conclude oggi (questa sera in particolare all’arena Santa Giuliana sono in programma, in due distinti set, Stefano Bollani e Chick Corea, con un intermezzo del giovanissimo e talentuoso Joey Alexander), archivia cosi’ dieci giorni di appuntamenti per oltre 230 eventi con 450 musicisti e circa 400 mila presenze. Sono piu’ di 32 mila gli spettatori paganti (oltre 25 mila all’arena) per un incasso di 1,2 milioni di euro. Minore rispetto agli 1,5 milioni di euro (con numero di paganti sopra i 3 5mila) dello scorso anno “anche per una questione di prezzi piu’ economici dei concerti”, ha sottolineato il direttore artistico Carlo Pagnotta stamani a Perugia nel corso della consueta conferenza stampa di chiusura. A soffermarsi sui risultati dell’arena Santa Giuliana e’ stato il vicepresidente della Fondazione Umbria Jazz Stefano Mazzoni: “Il risultato dell’arena, in particolare – ha spiegato – e’ da considerarsi ancora piu’ significativo se si pensa che per sei serate su dieci il programma offriva concerti di jazz ‘ortodossi'”. Umbria Jazz si conferma inoltre, piu’ che in passato, evento “social”, “merito – e’ stato sottolineato – oltre che di un cartellone di qualita’, anche della forza del marchio e dell’appeal della formula”. Sono piu’ di 2 milioni gli utenti raggiunti su Facebook. Grande coinvolgimento anche degli artisti, che hanno commentato, retwittato e condiviso contenuti sui canali social di Umbria Jazz, da Mika a Melody Gardot, da George Clinton a Cory Henry. Il sito internet ha fatto registrare oltre 100 mila visite e 600 mila visualizzazioni, con un aumento di oltre il 70% di pagine viste rispetto all’anno scorso.