Ma possono i due titolati tedeschi dirigere gli Uffizi e l’Accademia? Con l’attuale normativa vigente, la Corte dei Conti, registrera’ i contratti delle loro nomine?”. A chiederlo e’ il coordinatore regionale Confsal-Unsa Beni Culturali per la Toscana, Learco Nencetti che aveva previsto giorni fa “mesi bui” per il futuro immediato dei due musei fiorentini affidati a Eike Schmidt e a Cecile Hollberg anche a causa delle difficolta’ di registrazione dei loro contratti nelle quali i due neodirettori potrebbero incorrere. “La normativa sull’accesso alla qualifica di dirigente non casualmente si riferisce ai cittadini italiani e non anche a quelli in possesso della cittadinanza in uno dei Paesi dell’Unione Europea. Al riguardo, l’articolo 38 comma 1, del decreto legislativo 165/2001, stabilisce che i cittadini degli Stati membri dell’Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale”, spiega il sindacalista. “Il legislatore – aggiunge Nencetti – ha introdotto nell’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni una disposizione di apertura per i cittadini degli Stati membri dell’Ue, i quali, pertanto, possono accedere ai posti di lavoro nella pubblica amministrazione che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale”. Ma, spiega ancora, “sulla base di detta normativa i cittadini degli Stati membri dell’Ue possono ritenersi esclusi dalle procedure di accesso alla qualifica di dirigente in quanto il ruolo del dirigente e’ proprio quello di esercitare direttamente o indirettamente pubblici poteri e funzioni nell’interesse generale. Pertanto – conclude il sindacalista – rientrano nella categoria di coloro che possono partecipare alle procedure per l’accesso alla qualifica di dirigente esclusivamente i cittadini italiani”.