Sara’ l’autopsia, disposta dalla Procura di Cagliari che ha aperto un’inchiesta, a fare luce sulla morte di una donna di 35 anni di San Sperate (paese ad una ventina di chilometri da Cagliari), Erica Collu, deceduta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Brotzu di Cagliari, dove era arrivata in ambulanza in gravissime condizioni. La giovane aveva partorito in casa il suo terzo figlio dieci giorni prima e alla base della tragedia potrebbero esserci proprio le complicazioni legate al parto in casa, una pratica che la donna sosteneva al punto da aderire ad un’associazione
locale che promuove l’assistenza della maternita’ a domicilio fino al momento del parto. La 35enne, gia’ madre di due figli, dopo aver dato alla luce il terzogenito, ha cominciato ad accusare i primi dolori, sempre piu’ forti. Mangiava a fatica e quasi non riusciva piu’ a bere. A quel punto i familiari hanno chiamato il 118 e la donna e’ stata portata d’urgenza all’ospedale in ambulanza. Gli operatori del 118 hanno subito avvisato il personale in
servizio della situazione. “Al Pronto soccorso – ha spiegato il
responsabile del Pronto soccorso del Brotzu, Alberto Arru –
erano gia’ pronti ad accoglierla un cardiologo e un rianimatore.
Nei primi istanti si era pensato ad un’embolia, cosa che puo’
capitare dopo il parto, ma poi si e’ ipotizzata una stepsi. Sara’
l’autopsia a stabilire le cause della morte. Di certo la
paziente e’ arrivata in condizioni molto gravi”.
I familiari avrebbero spiegato ai medici che Erica, dopo la
nascita del bambino, non aveva avuto infezioni ne’ emorragie e
che il parto era avvenuto senza complicazioni. Ma da ambienti
medici si ribadisce la pericolosita’ del parto in casa e si
ricorda che e’ sempre preferibile far nascere i bambini negli
ospedali.
Il sostituto procuratore di Cagliari, Enrico Lussu, ha aperto
un’inchiesta per fare luce su quanto accaduto. Per il momento,
non vi sarebbe nessuna persona iscritta nel registro degli
indagati.
Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire gli ultimi
giorni di vita della donna e per accertare se la sua morte sia
legata alle complicazioni del parto in casa.
Una morte che ha scosso l’intera comunita’ di San Sperate,
piccolo centro alle porte di Cagliari, un ‘paese-museo’ con i
suoi murales e le opere d’arte per le vie del centro. Erica
Collu era figlia di un emigrato, che aveva lasciato la Sardegna
per trasferirsi in Lombardia. Poi il ritorno nell’isola, dove la
giovane si e’ sposata e con il marito ha deciso, appunto, di
andare a vivere a San Sperate.