I COLLEGHI DELLA CAMPANIA HANNO BISOGNO DI UN SINDACATO VERO
Il Movimento Unitario Giornalisti (MUGI) ha deciso all’unanimità di non prendere parte ai lavori del 27esimo congresso della Federazione Nazionale della Stampa in corso a Chianciano Terme. Invitati, come altre associazioni napoletane, dal presidente uscente della Fnsi Giovanni Rossi, avremmo dovuto partecipare in qualità di “soggetti esterni”, con un “diritto di tribuna”, senza possibilità di voto, di elezione dei delegati, di presentazione di formali mozioni. Insomma, saremmo stati considerati alla stregua di un ospite delle salutari terme toscane.
Alla luce di queste inaccettabili condizioni, che umiliano i giornalisti campani, a differenza di altri, abbiamo deciso di rispedire l’invito al mittente.
A parire da questo 26esimo congresso, dunque, la Fnsi smette di essere un sindacato nazionale per diventare multi-regionale, perdendo la rappresentanza in una delle regioni col maggior numero di giornalisti d’Italia. Si tratta di un precedente gravissimo, di una ingiusta penalizzazione nei confronti di una grande area del Mezzogiorno, di un pastrocchio che porta la firma della dirigenza sindacale uscente.
Tutto ciò accade poiché la Federazione Nazionale della Stampa da quasi un anno, da quando cioè l’Assostampa Campania è stata sciolta, travolta dallo scandalo milionario della Casina del Boschetto, vicenda ancora al vaglio della magistratura, non ha preso alcuna formale decisione per ricreare un’adeguata, condivisa, ampia rappresentanza sindacale sul territorio. Da quest’atteggiamento è derivata solo confusione, con deboli alchimie associative che oggi si propongono ai colleghi quale “riferimento” Fnsi in Campania, millantando una posizione e elemosinando una sedia a congressi e ai tavoli di concertazione con un atteggiamento che rischia perfino di danneggiare delicatissime vertenze e trattative di lavoro.
Noi abbiamo deciso di sottrarci a questi giochetti: i colleghi hanno bisogno non di soli buoni propositi ma di competenze e autorevolezza. Hanno bisogno di difesa strenua contro gli editori-predoni, contro cause di lavoro, contro licenziamenti ingiusti e vessazioni. Hanno dunque bisogno di sostegno legale, di consulenza contrattuale e previdenziale, di solidarietà professionale. E allo scopo di tutelare la categoria il MUGI sta lavorando e lavorerà in futuro.
Il Movimento Unitario Giornalisti è convinto della necessità di ripartire, con trasparenza e vigore, sul versante sindacale in Campania. Convenzioni professionali e commerciali, proposte formative gratuite di alto livello, riunioni periodiche, campagne d’ascolto, supporto legale civile e penale, consulenza previdenziale, concreto appoggio alle battaglie dei colleghi contrattualizzati nei giornali e negli uffici stampa ma anche e soprattutto dei giornalisti precari, atipici e freelance che troppo stanno patendo anche a causa del nuovo contratto di lavoro e del disastroso accordo Fnsi-Fieg sull’equo compenso.
La Federazione nazionale della Stampa decida dunque cosa fare: se sbagliare per l’ennesima volta o se intraprendere un percorso condiviso che possa unire realmente – non solo formalmente – tutti i giornalisti di questa regione.