La protesta I residenti dei Decumani esasperati: «Ora basta, serve un presidio fìsso di forze dell’ordine Lo sgomento per l’insensatezza dell’arrampicata finita con un volo nel vuoto. La rabbia per l’invivibilità in cui sta soffocando la porzione di centro storico compresa tra Mezzo cannone e i Banchi Nuovi. Ha fatto rumore l’incidente di sabato sera a San Giovanni Maggiore Pignatelli, ma è stato tutt’altro che un fulmine a ciel sereno, L’episodio del ragazzo scivolato da circa 5 metri mentre provava a raggiungere il balcone di Palazzo Giusso sede dell’Università Orientale), il cui video ha fatto ieri il giro dei social cittadini (centinaia di commenti e condivisioni), era stato purtroppo ampiamente anticipato da denunce e proteste di comitati, della parrocchia e di alcuni fra i gestori dei locali di zona . La moda delle arrampicate illogiche va avanti «da inizio estate”, spiegano gli abitanti di zona . Come vanno avanti «lo spaccio, le orinate negli androni e la vendita di alcol» a prezzi stracciati per giovanissimi e under 18. Mezzo euro per il cicchetto, uno per lo spritz e tré peruna bottiglia divino. Lo sballo sregolato si è preso con la forza lo spazio urbano; «Non è la prima volta che ci si arrampica ultimamente – sospira Nunzia Castello, residente – Abito ai Banchi Nuovi, nel cuore del degrado sociale, in un palazzo storico. Mio marito e io abbiamo dovuto comprare le cuffie per sentire la tv . Viviamo barricati in casa. Non possiamo uscire mai, di sera, dal giovedì in poi, perché poi non possiamo rientrare. L’ambulanza arrivata dopo l’arrampicata, infatti, non è riuscita a raggiungere il ferito, a causa dei giovani ammassati e dei veicoli m sosta selvaggia. L’operatore sanitario è sceso a piedi. Noi ci sentiamo sconfitti: questo è diventato un luogo di perdizione.