Così Gigino, dopo quattro anni di regno napoletano vuole prendersi lo stadio con un suo piano “B”. Lo stadio San Paolo è nel degrado più assoluto, è inutile tergiversare ulteriormente. Questa è la realtà di una prestigiosa struttura inaugurata nel 1956 e che ha regalato alla città ben due scudetti nell’era Maradona e che è molto cara a tutti i napoletani che hanno assaporato grandi gioie ed emozioni al fianco della loro beneamata squadra. Non è possibile – ha dichiarato il Capogruppo F.d.I.-AN in Consiglio Comunale Vincenzo Moretto – che i napoletani, la città e la stessa squadra del cuore, paghino lo scotto di un improvvisato annuncio di Gigino “O’ Scassatutto” che allontanerebbe l’ormai inevitabile restyling totale del San Paolo per un incomprensibile scontro con il Patron del Napoli. Il tutto è riconducibile ad una ormai inesistente Maggioranza che ha mandato un messaggio negativo alla città mettendo in essere una condotta irresponsabile nei confronti della stessa per mandare un messaggio al Sindaco ormai in fibrillazione per l’imminente campagna elettorale. Il Consiglio Comunale è chiamato al voto per la concessione della Convenzione-Ponte limitata alla stagione agonistica 2015-2016 con una delibera legata anche all’iter della legge sugli stadi 147/2013, un documento che modificherebbe la vecchia convenzione del 3 Novembre 2005 e prorogata ogni 5 anni. In essa sono state introdotte numerose novità e correttivi sufficienti a reggere per i prossimi 1/2 anni l’esclusiva al Napoli dell’utilizzo dello Stadio che sarebbe limitato a dieci mesi all’anno. La stessa Società dovrà provvedere alla pulizia di tutto lo stadio prima e dopo le partite. Punti di ristoro innovativi anche con piatti caldi, con impianti di cucina e allestimenti di sala all’interno dello stadio che sarebbe gestito con proprio personale oltre a strutture mobili. Le bouvette passano da 19 a 21 per un canone fisso di 800mila euro più introiti dalle pubblicità e pulizie utenze a carico della Società. Tutto ciò per rendere possibile la seconda fase del progetto di restyling e definitiva gestione della struttura. Lo Studio di Fattibilità ed il conseguente piano economico dovranno essere valutati successivamente e tutto potrà essere modificato prima di indire il bando di gara. I 25 milioni e la durata della convenzione deve essere valutata sulla base del valore stimato per la struttura dello stadio. Allo stato resta al momento un atto di irresponsabilità non aver nemmeno aperto una discussione in Consiglio Comunale. 25 milioni, qualora l’Amministrazione scegliesse il piano “B”, potrebbero diventare un risparmio per la Società da investire per l’acquisto di altri giocatori. Al Comune resterebbe l’obbligo di rendere la struttura praticabile e sicura. Moretto – F.d.I.-AN – auspica che nel merito non ci siano solo annunci in libertà ma che si inizi, almeno in questi ultimi mesi di consiliatura, a produrre qualcosa di significativo Resta poco da scassare ancora.