Una ragazza di 20 anni e’ morta, dopo essere precipitata per circa 100 metri, alla guida di un’ auto a Monte di Procida sul litorale flegreo. Valentina Schiano, studentessa di Medicina, era su una “Toyota Yaris”, insieme ad un’ amica, Annabella Di Meo, 20 anni, che e’ rimasta ferita. L’ auto e’ caduta in un burrone sulla strada Panoramica di Monte di Procida. La madre di Valentina ha raccontato tra le lacrime, ancora incredula per l’accaduto, mentre i soccorritori recuperavano il corpo della figlia: “Stamattina le avevo raccomandato di andare piano. Di non correre con la macchina. Possono succedere cose brutte. Lei di rimando: “seguo il mio destino posso anche morire!” Un presagio. La morte se l’e’ chiamata!”, aggiunge la donna tra i singhiozzi. Sulla dinamica dell’ incidente sono in corso i rilievi dei
carabinieri, mentre proseguono le operazioni di recupero del veicolo da parte dei Vigili del Fuoco. La ragazza avrebbe perso il controllo dell’auto in una curva affrontata a velocita’ sostenuta, andando a sbattere contro un palo della luce, poi proseguendo la corsa e abbattendo il muretto in tufo e la ringhiera in ferro di un vicino parcheggio per poi precipitare per circa 100 metri nel vallone, sul lato di Miseno. Non sono stati rilevati, al momento, segni di frenata o di
altra manovra sull’asfalto. Tra le cause, oltre alla velocita’, si ipotizza un possibile malore della giovane o un guasto del
mezzo. Le due ragazze a bordo dell’auto nell’impatto sono state sbalzate fuori dalla vettura, precipitando giu’ per 60-70 metri, mentre l’auto ha finito la sua corsa quasi 100 metri giu’ dal costone. L’ amica che sedeva accanto alla guidatrice, Annabella Di Meo, 20 anni, studentessa all’Accademia di Belle Arti di Napoli, pur scaraventata fuori dall’auto e’ riuscita a cavarsela con traumi in varie parti del corpo e ha fatto scattare i soccorsi, avvertendo con il suo cellulare la mamma. E’ stata ricoverata in osservazione presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Entrambe le ragazze da qualche mese erano impegnate come volontarie del servizio civile in un progetto sociale del Comune di Monte di Procida.