Tendenza alpina alle sfilate autunno inverno 2016. Le modelle scalano le vette della moda con felpe, maglie da sciatore, scarponcini con le stringhe in corda, zaini e bisacce. Il tutto, reinterpretato dagli stilisti in chiave femminile: non tanto trasformando la natura del capo a cui ci si ispira (la cui identità tecnica è piuttosto esaltata), ma con un gioco di styling che mixa elementi ad alto tasso performante con dettagli urban e ladylike.
Sotto pull dai colori sgargianti che ricordano quelli dei fondisti (Emilio Pucci) spuntano le gonne a pieghe. Stratificazioni a contrasto se il collo alto della maglia è in cotone a nido d’ape (Kenzo) e se il piumino over è accompagnato da pantaloni con la piega, pochette e décolleté.
Le giacche imbottite si trasformano in capi couture: hanno le spalle scese e creano volumi insoliti (Acne Studios e Balenciaga). Sullo scarponcino da montagna le fibbie diventano preziose (Burberry), la punta rinforzata un elemento design (Prada e Alexander Wang) e le stringhe in corda un punto di forza cromatico. Para alta, carrarmato ma anche il tacco che converte l’anfibio in stivaletto.
Lo zaino è in pelle oppure in nylon, maxi, con le tasche a vista e si abbina ad abiti floreali dal sapore grunge (N.21). Dimensione mini per le postine che sembrano bisacce (Chloé), mentre il marsupio ha la forma di una tasca e si porta laterale o a tracolla