I Moda’ mancavano da un po’ al festival di Sanremo. L’ultima volta fu 10 anni fa, con il terzo posto di “Se si potesse morire” (nel 2011 arrivarono secondi con “Arrivera’ “, in coppia con Emma). Ora la band capitanata da Kekko Silvestre torna su quel palco per la quarta volta, con il brano “Lasciami” e per festeggiare 20 anni di carriera. E lo fanno in perfetto stile Moda’ , senza strizzare l’occhio, o la musica, alle nuove mode. “Non siamo mai scesi a compromessi per stare al
passo con i tempi, con quello che richiede il mercato – racconta
Kekko -. Ci sara’ gente che, quando ci ritrovera’ nella nostra
veste pop-rock, sara’ felice. E’ vero che ci sono le nuove
generazioni, ma c’e’ spazio anche per noi, per ricollocare il
mondo dei Moda’ , per tutti quelli che non ci hanno mai sentito”.
Per il ritorno al festival Silvestre ha deciso di mettersi a
nudo e di raccontare la sua depressione, di cui soffre da tempo.
“All’inizio mi vergognavo a parlarne, mi sentivo ipocrita. Avevo
tutto, perche’ essere depresso? Poi ho capito che e’ una malattia
che non guarda in faccia nessuno, vive dentro ognuno di noi, e
che parlarne mi avrebbe aiutato. Tornare all’Ariston con un
brano d’amore sarebbe stato facile, ma una canzone piu’ vera di
questa non avrei saputo e potuto scriverla”.
Ad aiutarlo ad affrontare le sue fragilita’ e’ stata la sua
famiglia. “La spinta me l’ha data soprattutto la mia bambina. Mi
fa male pensare che non sono sono riuscito ad andare neanche
alla sua comunione. Non riuscivo ad alzarmi dal divano, ma non
volevo essere l’esempio di uno che si lascia andare. Sapevo che
non era colpa mia e i farmaci mi hanno aiutato”. Il buio, che
avvolge tutto. Che ti fa star male. Che ti blocca. “Anche
Sanremo, in 10 anni non ci abbiamo mai provato perche’ non ce la
facevo. Non sarei stato in grado di affrontare quel palco. A
volte ho pensato anche che sarebbe stato meglio morire che stare
cosi’ , ma di farla finita no, quello non l’ho mai pensato. Per il
senso di responsabilita’ che sento verso la mia famiglia. Ho
paura? Si’ . Ma ho imparato che oltre le paure ci sono le cose piu’
belle. E che se vuoi continuare a vivere devi mettere in
preventivo che possano succedere delle cose”.
Vent’anni di carriera, e dieci di “Gioia”, il loro album piu’
di successo, sono anche l’occasione per guardarsi indietro.
“Ogni anno che passa e che invecchi fai un bilancio della tua
vita, per forza di cose. I miei sono tutti positivi. In passato
abbiamo raggiunto apici che non vivremo piu’ – spiega con lucida
consapevolezza il cantante che puo’ vantare anche un disco di
diamante – ma abbiamo sempre lavorato a livelli importanti. Un
po’ di nostalgia c’e’ , soprattutto perche’ eravamo giovani e
inconsapevoli. Poi subentrano ansie e depressioni, ma facciamo
ancora dischi, tour nei palazzetti, abbiamo il nostro zoccolo
duro che non ci abbandona. L’importante e’ sempre rimettersi in
gioco”.
Nella serata dei duetti i Moda’ , che al festival saranno
diretti dal maestro Adriano Pennino, canteranno con Le
Vibrazioni il brano “Vieni da me”, successo del gruppo di
Francesco Sarcina che quest’anno compie vent’anni. “Siamo quelli
che si dividono la responsabilita’ di portare avanti il ruolo
delle band nella musica. Ora sono arrivati anche i Maneskin.
Rappresentiamo la musica suonata”. “Pensiamo possa essere una
bella occasione per mostrare, su un palco cosi’ prestigioso,
quanto sia vitale, per delle band, la condivisione ed il
rispetto di questa incredibile fortuna che abbiamo nel poter far
musica”, aggiunge Sarcina.
Dal 27 marzo i Moda’ saranno in tour nei teatri, accompagnati
per la prima volta da un’orchestra. Trenta show con sei date a
Milano, cinque a Torino, tre a Roma, Firenze, Bologna e Bari.