Sempre in cima alle classifiche, nonostante eviti i riflettori da 24 anni, Mina e’ una icona pop
internazionale unica nel suo genere. Il tema e’ stato al centro
del convegno ‘Mina, la voce del Silenzio. Presenza e assenza di
un’icona pop’ promosso dall’Universita’ di Torino e in corso tra
oggi e domani sul sito di UniTo. Vi sono iscritti 400 studiosi,
tra esperti di marketing, docenti e musicisti di ogni parte del
mondo.
L’incontro era stato progettato da tre docenti, Jacopo
Tomatis e Giulia Muggeo del Dams di Torino e da Gabriele Rigola
dell’Universita’ di Genova, l’anno scorso, per l’80/o compleanno
della cantante, ma per via della pandemia era stato rinviato.
Tra i relatori anche il figlio Massimiliano Pani, che ha
sottolineato come Mina “sia prima musicista che cantante,
un’artista con un’innata facilita’ di approccio a tutti i generi,
dalla samba al melodico, al rock”, e Ivano Fossati,
collaboratore di Mina dagli anni 70 ad oggi, si pensi all’album
del 2019 ‘Mina-Fossati’. Fossati ha ricordato una frase di Mina:
“non so bene cosa mi piace, ma so cosa non mi piace’, per
sottolineare la sia apertura a tutti i generi. “Un’icona senza
tempo – dice Fossati – tanto da venir scelta dalla Tim per la
sua ultima campagna”.