Non ci convince il parere positivo del Governo accordato a prescindere. Avremmo preferito che ci indicasse una strada, una visione strategica che continuiamo a non registrare”: lo ha detto il parlamentare di Forza Italia,
Paolo Russo, nel corso del suo intervento in aula durante la discussione delle mozioni sugli interventi a favore del
Mezzogiorno. “Sarebbe il caso – ha aggiunto Russo – che si intervenisse sulle imprese che al Sud non sono in numero inferiore rispetto al Nord. Semmai si tratta di imprese piccole che andrebbero aiutate a resistere con infrastrutture, sicurezza e credito. Azioni e non scippi come quelli sistematicamente perpetrati a danno di un’area del Paese che non e’ nell’agenda governativa. Un esempio per tutti. Il programma sulle scuole che ha prodotto investimenti per oltre il 90 per cento nel settentrione d’Italia e – ha sottolineato Russo – per meno del 10 per cento al Meridione”. “Unica eccezione il progetto scuole belle dove al Sud sono state spese il 70 per cento delle somme stanziate. Ma anche qui
c’e’ il trucco. I soldi sono stati impiegati per pagare gli stipendi agli Lsu, da sempre utilizzati negli istituti scolastici. A loro e’ stato chiesto di sistemare alla meglio le mentre al Nord se ne e’ occupato il personale Ata che, ovviamente, continua ad essere assunto solo li'”. “Il danno e la beffa – conclude il deputato – come per il riparto delle risorse per asili e mense che, anche nel 2015, sara’ effettuato in base alla spesa storica. Cosa significa? Che chi ha sempre avuto meno continuera’ ad avere meno. Citta’ come Messina in Sicilia e Giugliano in Campania, non hanno ottenuto
un euro mentre Verona e Firenze si’. Infine il bluff dei tagli alle citta’ metropolitane dove Napoli paghera’ 3 volte in piu’ di Torino. Sborsera’ chi ha di piu’, ha detto Renzi, ma tra i
parametri di ricchezza ci sono le tariffe Rc auto