Medici e giornalisti insieme contro violenza e fake news. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato ieri  tra il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghie Odontoiatri di Roma, Antonio Magi, e l’Associazione Stampa Romana Asr, per una buona comunicazione della salute e sanita’.Oltre 40 aggressioni al 118, 320 negli ambulatori, 20 nelle case di riposo, 400 nei Reparti di degenza, 37 in assistenza domiciliare, 456 al Pronto Soccorso, 72 negli ambulatori del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, 62 in TerapiaIntensiva, 11 nei penitenziari: disegnano infatti un vero eproprio bollettino di guerra i nuovi dati sugli episodi di violenza ai danni di medici e di altri sanitari, compiuti nel2017 in Italia e presentati oggi da Magi in occasione della firma del protocollo. Non va meglio ai giornalisti: secondo inumeri dell’Osservatorio ‘Ossigeno per l’informazione’, sono
3574 quelli minacciati in Italia dal 2006 ad oggi, 423 nel 2017.
“Siamo soddisfatti di firmare un protocollo di intesa con
l’Ordine dei Medici su buone pratiche comuni e condivise – ha
affermato il presidente Asr, Lazzaro Pappagallo -. Le nostre
professioni sono intaccate dalle stesse problematiche, le
aggressioni ma anche le fake news, e sono fondate sulla difesa
di diritti costituzionalmente protetti. Anzi, i medici tutelano
un valore, quello della salute, che e’ a monte di tutti gli altri
diritti. Per questo e’ importante creare un’alleanza sociale tra
le due professioni”. I problemi legati a violenza, minacce,
cause temerarie, fake news e abusivismo, ha sottolineato Magi,
“sono diventati trasversali all’intera societa’: non sono piu’
specifici di una singola professione ma sono legati
all’organizzazione che la societa’ si sta dando”. I dati
“confermano una triste escalation della violenza contro medici,
giornalisti, insegnanti – commenta Filippo Anelli, presidente
della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e
degli Odontoiatri Fnomceo -. E’ urgente ripartire da una nuova
alleanza sociale tra medici, giornalisti, insegnanti,
intellettuali, cittadini e istituzioni, che ricostruisca la
stessa societa’ civile”