“Sono contento dell’adesione convinta di tutte le forze politiche del centro destra al
Progetto Napoli che da settimane vado propugnando in giro per
una citta’ sempre piu’ sofferente ma con una grande voglia di
riscatto dopo oltre 30 anni di governo di sinistra. E sono
felice del fatto che si sia discusso di programmi e non di
persone e simboli e ideologie”. Lo afferma in una nota Catello
Maresca dopo la convergenza sulla sua candidatura a Napoli nel
tavolo nazionale del centrodestra.
“Questa concretezza dei leader del centrodestra – spiega il
pm in aspettativa – mi da’ la convinzione che ora sia davvero
possibile cambiare il destino di Napoli da troppo tempo usata
dalla sinistra come camera di compensazione e bilanciamento di
posizioni di potere romane. Attorno al programma con cui ci
occupiamo in maniera seria e qualificata di rigenerazione
urbana, di riqualificazione del centro storico, restituzione di
Bagnoli ai napoletani, Napoli Est, lavoro, sicurezza, degrado
urbano, questione ambientale e altre emergenze storiche da
risolvere, potra’ nascere entro pochi anni una citta’ nuova. Con
il Progetto Napoli, questa citta’ sara’ capace di riproporsi sullo
scacchiere italiano e internazionale come capitale culturale ed
economica del Mediterraneo, un ruolo che ha sempre recitato in
passato e che tornera’ a recitare perche’ il destino di Napoli e’
quello di ridiventare baricentro del Paese e risorsa primaria
per il riscatto del Sud”.
“Io – conclude Maresca – ero e resto in pista per amore della
mia citta’ , per la terra in cui sono nato, dove vorrei
crescessero i miei figli. Sono stanco di eccellenti donne ed
uomini di questa terra che si realizzano altrove. Sono stanco
del solito racconto criminale di Napoli. Sono stanco dei luoghi
comuni e degli stereotipi. Sono stanco di assistere inerme al
declino inesorabile di una capitale economica e culturale. Ho
servito il Paese nella Giustizia, vorrei poter essere utile
anche a far rinascere Napoli. L’avversario da battere e’ sempre
il centrosinistra che ha governato Napoli negli ultimi 35 anni.
Quelli che non hanno mosso un dito mentre questa citta’ perdeva
credibilita’ , scadeva in qualita’ dei servizi e i suoi servizi
pubblici diventavano da quarto mondo”.