Diminuiscono i visitatori italiani, ma crescono quelli esteri alla 12/a edizione di Maredamare, fiera del beachwear e intimo che si e’ tenuta dal 20 al 22 luglio. “Abbiamo registrato una leggera flessione dei visitatori italiani – sottolinea Alessandro Legnaioli, presidente del salone – e una crescita a doppia cifra dei buyer stranieri (+12% sul 2018 con in testa Russia, Germania e Spagna) per un totale di 7200 accessi. Un calo atteso sul mercato domestico che riteniamo fisiologico e in linea con le nostre previsioni della vigilia accentuato da un black out della rete ferroviaria e in parte ammortizzato da una crescita sostanziale di visitatori (+25%) della nostra piattaforma Digital che ha consentito un accesso remoto alla nostra manifestazione. Un’occasione persa per tutti coloro che non hanno saputo cogliere l’importanza di poter accedere in anteprima alle collezioni di oltre 260 marchi, dai piu’ noti global brand fino ai piccoli atelier di ricerca per una panoramica completa sulle proposte per l’estate 2020″. Ieri e’ stata anche l’occasione della visita dell’onorevole Dario Galli, viceministro del ministero per lo Sviluppo Economico che ha incontrato gli imprenditori del settore. Sul tavolo il dibattito sulla tutela del Made in Italy, la spinta sempre piu’ urgente sull’internazionalizzazione e la necessita’ di essere maggiormente rappresentati nell’ambito della filiera
italiana del tessile/abbigliamento. Inoltre e’ allo studio un nuovo format per la prossima edizione della fiera che si terra’ sempre a luglio e sempre all’interno della Fortezza da Basso, in accordo con gli espositori e’ stato deciso di programmare il salone dalla domenica al martedi’.