Mangiare smart per stare bene e quindi la parola d’ordine a tavola e’ piu’ salutismo e meno gourmet. Ne e’ convinto il 67% degli italiani, convinto che vincera’ sempre di piu’ il food salutare, ossia si prestera’ piu’ attenzione all’impatto che i cibi hanno sulla salute e meno al gusto. E’ uno dei risultati della ricerca del Censis presentata a Tuttofood sul rapporto tra cibo, scienza e tecnologia visto dagli italiani in occasione del nuovo format di Fiera Milano Media “Intelligenza Alimentare”. Il salutismo, quindi, diventa la frontiera piu’ avanzata dello stile alimentare italiano. Il 94,4%, secondo la ricerca, oggi ritiene “molto” o “abbastanza” importante, tra i criteri che guidano l’acquisto dei prodotti alimentari, avere informazioni complete sugli ingredienti, la provenienza e tutto quello che consente di definirne la biografia. Tracciabilita’ ed etichettatura hanno un grande valore, perche’ permettono di distinguere quello che fa bene da quello che fa male. Alleati in questo percorso, secondo il 77,3% dei consumatori, sono la scienza e le nuove tecnologie, vissuti come una risorsa essenziale per avere cibo salutare. Importante, secondo il Censis, e’ il ruolo dei media: per il 71,4% degli italiani, quando parlano di alimentazione, tv, radio, giornali e testate web dovrebbero concentrarsi sui cibi che fanno bene e aiutano a vivere piu’ a lungo e in buona salute. Ne sono piu’ convinti gli anziani (76,8%), ma la percentuale e’ alta anche tra i millennial (63,5%). Dai media ci si attende che aiutino le persone a scegliere i cibi salutari, che riducano i rischi di cronicita’ e di non autosufficienza, confutando fake news e falsi miti; perche’ per il 61,9% degli italiani oggi circolano ancora troppe notizie sbagliate o parziali sul cibo.