L’Italia e’ colpita da fenomeni atmosferici sempre piu’ intensi, frequenti e localizzati, che ormai ogni anno provocano alluvioni, smottamenti e frane, e sono le conseguenze del riscaldamento globale in atto. Per questo “e’ urgente un Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici”. quanto chiede Legambiente, che invita i Paesi partecipanti alla Conferenza Onu di Parigi a non sottovalutare l’emergenza. Gli eventi estremi mettono in pericolo la vita delle persone e sotto pressione un territorio gia’ in larga parte a rischio idrogeologico e reso vulnerabile dal crescente consumo di suolo, sottolinea Legambiente. Sono circa 140 i principali fenomeni meteorologici estremi che hanno provocato danni dal 2010 a oggi, mentre negli ultimi 16 mesi i danni legati alle emergenze idrogeologiche ammontano a 7,9 miliardi di euro e da maggio 2013 sono stati aperti 40 stati di emergenza. Gli interventi a tutela del territorio sono prevalentemente interventi puntuali di difesa passiva, quando invece – dice il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – occorre “definire un Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici che contenga indicazioni concrete per mettere in sicurezza le persone e adattare i territori e le citta’. imprescindibile ridurre le emissioni di gas serra e investire per la messa in sicurezza dei territori. Due obiettivi che devono essere fissati in modo obbligatorio nell’accordo internazionale che uscira’ dalla Conferenza sul clima di Parigi