Tre dosi di cocaina sono risultate sufficienti per arrestare Rosa Russo, pregiudicata di 60 anni, conosciuta come “ a Turres’”, e suo figlio Giovanni Marrazzo, pregiudicato di 34 anni, entrambi responsabili, in concorso tra loro, del reato di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente.
Gli agenti del Commissariato di Polizia “Dante”, nel pomeriggio di ieri, nell’ambito di una più vasta indagine, volta al contrasto dello spaccio di droga, si sono recati in Salita Paradiso per un sopralluogo.
Giunti sul posto, l’attenzione dei poliziotti è stata attratta dal vociare proveniente da un basso.
Incuriositi, gli agenti hanno sbirciato all’interno del terraneo, per poi entrare, creando così l’effetto sorpresa ai due occupanti.
Gli occupanti, infatti, stupiti della presenza della Polizia, hanno manifestato sin da subito segni eloquenti d’insofferenza, in particolare il 34enne, al fine di distogliere l’attenzione di poliziotti, si poneva innanzi ad un portaombrelli.
Gli agenti, a tal punto, hanno iniziato ad ispezionare l’abitazione partendo proprio da quel portaombrelli, all’interno del quale erano nascoste delle dosi di “cocaina”.
Sequestrata anche la somma di €.250,00, suddivisa in banconote di vario taglio, rinvenuta esposta su di un mobile, sicuro provento dell’illecita attività.
Madre e figlio, entrambi con precedenti specifici in relazione allo spaccio di droga, sono stati arrestati e sottoposti, per una notte. al regime degli arresti domiciliari.
Stamane, nel corso del processo con rito per direttissima, Marrazzo si è dichiarato l’unico responsabile del reato, motivo per il quale l’A.G., dopo aver convalidato entrambi gli arresti, ha rimesso in libertà la madre, infliggendo al 34enne l’obbligo di dimora nel Comune di Belvì (Nuoro) ove risulta residente.