Fine settimana di emozioni con i prototipi dell’Università :«Ci saranno anche le mini-Ferrari»
Prosegue il flirt tra Napoli e i motori, ma questa volta a farla da padrone saranno la ricerca e l’innovazione tecnologica. Stiamo parlando di Unina Corse della Federico II, il team di Formula Student partenopeo che è un’eccellenza mondiale, risultati alla mano. La scuderia è una piccola “Ferrari federiciana”, che copre tutti i settori: ufficio commerciale, progettazione, piloti. Sabato e domenica, a Rotonda Diaz, ci sarà infatti spazio per il villaggio relativo all’evento Unina Corse Days; una due giorni interamente organizzata dall’Associazione Unina Corse. Appassionati e curiosi potranno visitare 15 stand. Spazio per i test-drive e ospiti importanti, con stand di Stellantis e della polizia di Stato, che esporrà la sua Lamborghini. Non mancherà un palco con musica live. È il secondo anno consecutivo che si svolgono gli Unina Corse Days in città. L’appuntamento sta crescendo con il crescere del team di Formula Student della Federico II. Luigi Nele, presidente dell’Associazione sopracitata e prof di Ingegneria Meccanica per l’ateneo federiciano, al riguardo è molto chiaro: «Siamo un’eccellenza nazionale dal punto di vista dell’innovazione tecnologica – dice – Sono presidente di Unina Corse-Squadra Federico II dal 2015, suo anno di fondazione. Il team partecipa a una competizione mondiale, che conta circa 700 università e vanta anche commissari di provenienza di Formula Uno. A Unina Corse si studia tutto, dal business plan alla gara. Siamo convinti che la didattica competitiva sia essenziale per gli ingegneri e per tutti i laureandi. Per intenderci, Ferrari, in sede di colloquio, ha iniziato a richiedere di preferenza un’esperienza in un Formula Student. Manfredi, già da quando era rettore, ci ha dato una grossa mano. E lo stesso vale per Lorito. Ci temono all’estero: sono 2 anni che ci mettiamo alle spalle tutti i team italiani. Auspicheremmo più spazi per l’Associazione». Ricco il parterre di ospiti per la due giorni che inizierà dopodomani: il rettore della Federico II Matteo Lorito, il sindaco (ed ex rettore) Gaetano Manfredi, il presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Andrea Prota, i direttori di dipartimento. E non mancheranno sorprese.
A parlarci più nel dettaglio delle attività della Formula Student è Daniele Magliano, che è il team leader di Unina Corse. Ha 21 anni e le idee chiare: «Appena finiti gli studi vorrei lavorare nel settore motoristico», dice. Del resto, il team federiciano negli ultimi anni sta portando a casa risultati di assoluto rilievo. «L’associazione – aggiunge Magliano – è composta da centocinquanta studenti. Ogni anno si progetta, si produce e si gareggia con un’auto. Abbiamo viaggiato anche in Repubblica Ceca, Germania, nei Paesi Bassi. Ci sono più di 70 tappe nel mondo e oltre 700 team. Competiamo a livello internazionale con tutte le università del mondo. La macchina attuale si chiama Gaiola, e può funzionare a guida autonoma, oltre che con il pilota. Abbiamo sviluppato anche il sistema di Intelligenza Artificiale, come la Tesla. Gaiola guarda il tracciato e prevede frenate, sterzate e deviazioni. La Formula Student nasce come sfida ingegneristica, come una competizione nella ricerca». Le velocità sono elevate ma non troppo: nella Formula Student conta altro. «La vettura raggiunge i centotrenta chilometri orari – conclude Magliano – ma è fondamentale l’agilità nello stretto: i circuiti su cui gareggiamo mettono alla prova l’IA. Siamo il primo team in Italia: siamo andati a podio in tutte le gare dal 2022. E siamo tra i primi team in Europa. Abbiamo deciso di competere solo in Italia nel 2024, perché stiamo progettando un’auto elettrica. L’Università non investe fondi: la nostra associazione funziona come una vera e propria azienda, attraverso sponsor. Abbiamo raccolto circa 200mila euro proprio per la progettazione dell’auto elettrica».
M.O