Nello storico e anonimo, ma allo stesso tempo accogliente e spettacolare “TEATRO COLOSIMO”, nato nei primi anni del ‘900, in via Santa Teresa degli Scalzi, n.36- a Napoli, la VIGOR, società di produzione&management televisiva, pino 2cinematografica, teatrale e musicale, ha portato in scena un tema molto importante e ricorrente dei giorni nostri: il maltrattamento delle Donne. Bambine, adolescenti e anziane, insomma di tutte le età senza alcuna distinzione, picchiate, uccise e barbaramente calpestate nella loro anima, spesso dagli uomini che le stesse, considerano l’amore della propria vita. L’antico teatro costruito all’interno dell’ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE “PAOLO COLOSIMO” per ciechi e ipovedenti, fu destinato alle riunioni ricreative degli alunni e la sala intitolata alla memoria dell’Illustre Avvocato Eduardo Marino, per la sua tanta intelligenza e bontà donata ai meno fortunati.
Lo spettacolo intitolato “L’ORIGINE DEL MONDO” interpretato da Donatella Cotesta – Regista e Attrice, Alessandro pino 1D’Angelo – Pianista, Eleonora D’Apolito – Cantante -Equilibrio 22 – giovanissime Vocal quartet, ha avuto un grandissimo successo tra i privilegiati ospiti, che hanno assistito alla prima, non riuscendo a trattenere qualche lacrima di emozione sul viso, per i racconti di storie di Donne che subiscono fisicamente e psicologicamente violenze dagli stessi mariti o compagni di vita, che dovrebbero proteggerle in caldi abbracci, dalle cattiverie della vita. Tuttavia sembra invece, che proprio negli ultimi tempi, sia diventato il male del secolo, l’abbraccio diventa una morsa violenta, dalla quale non c’è via di scampo, e che lo stesso amore si trasforma in un sentimento di odio nei confronti di anime innocenti, verso le tante figure femminili, come le bambine, usate e gettate dalle finestre, senza il minimo rispetto dell’anima pura e pia di una creatura senza colpe. E in una Napoli dove l’arte è rappresentata in tantissime forme, come cantare canzoni antiche in ogni angolo e sotto i pino 4portici della città, o disegnare figure di Madonne con i gessetti colorati sulle pavimentazioni del centro storico, il teatro si presta per denunciare e combattere contro il “maschilismo” che genera vittime. Subito dopo lo spettacolo di musica, racconti e ironie, si è tenuta una simpatica e espressiva Conferenza Teatrale: “RICOMINCIO DA ME! Culturalmente Donna..(..sei o non sei…”L’origine del mondo”?) dove il pubblico ha interagito con i relatori della serata : Maurizio Castagna – Management & Producer; Antonio Cafasso -Direttore artistico Teatro Colosimo; Donatella Cotesta – Regista & Producer; Alessandro D’Angelo – Musicista & Consulente musicale; Eleonora D’Apolito – Cantante & Producer, commentando le fasi dello spettacolo e le emozioni che ha suscitato in ognuno di loro. Moderatrice della serata la Giornalista & Producer Mariangela Petruzzelli che con grande professionalità ha condotto il talk senza tralasciare i saluti di nessuno e lasciando libero spazio di parola pino 7a ognuno degli ospiti. La donna è l’origine del mondo, la figura creata da Dio che genera “VITA e AMORE”, ma che con l’interferenza dell’uomo violento, si trasforma in morte sanguinosa e violenta, con la distruzione di valori importanti come la “famiglia”, creando generazioni future, che non hanno più punto di riferimento, ma solo odio. Enzo Basile, importante e rispettato regista della Rai, ha dichiarato durante il dibattito che: “se non amiamo noi stessi, non possiamo trasmettere buoni sentimenti e buone azioni verso il prossimo, che è la causa della mancanza di rispetto verso tutto quello che ci circonda”. Ospite della serata la relatrice Annamaria Ghedina -giornalista direttore responsabile vicario del magazine “Lo Strillo”, sostenitrice dello spettacolo, la quale ha dichiarato che: “Gli omicidi delle donne sono antichi come il mondo, ma pare che ultimamente la causa sia attribuita allo stress psicologico che la società ci infligge, non per questo, debba essere una scusa o una giustificazione, e il problema si deve combattere con l’informazione e la denuncia da parte delle donne. Purtroppo si ha paura o non si ha la forza e pino 5rischiamo di chiuderci nel silenzio. Dobbiamo informare e formare i giovani che sono il futuro della società”. Presente in sala anche il vice direttore del magazine “Lo strillo” Antonio D’Addio, e l’artista Armando Jossa che è stato da intermediario di questo sposalizio tra la Vigor e il Teatro Paolo Cosimo. Ancora un ospite di grande spessore il Prof. Enzo Di Domenico, compositore e insegnante di musica, che essendo non vedente, si è formato dall’età di cinque anni nello stesso Istituto. Il professore ha voluto incitare le donne a votarsi: “Voi rappresentate la maggioranza sugli uomini – ha dichiarato, – siete più forti anche nel voto, candidatevi e votate per cambiare le cose e tutelarvi contro una debolezza maschile. Potete farcela, siete una forza vincente”. Partner autorevoli della conferenza, come anche dello spettacolo sono l’Istituto “Paolo Colosimo” di Napoli (www.istitutocolosimo.net), l’associazione “Bon’t worry” (www.bontworry.org) di tutela contro ogni forma di violenza sulle donne, che non potendo essere presente, ha delegato la giornalista Petruzzelli per leggere i ringraziamenti inviati come segno di presenza fisica e morale, inoltre la Polizia di Stato e Federcasalinghe. Lo spettacolo “L’origine del mondo”, da settembre debutterà in forma completa a Roma per poi andare in scena in numerosi teatri di tutta Italia. Toccante nell’animo, il ritornello della canzone di chiusura dello spettacolo: “Ma perché? ”.. perché fragili vite umane devono essere vigliaccamente trucidate? “Ma perché?”… gli uomini che credi di amare, distruggono sogni e ideali di ogni Donna? “Ma perché?” si spezzano le ali di ragazze, che hanno potuto conoscere solo dolore, paure, soprusi e non hanno avuto il diritto di denunciare il Mostro, che gli ha tolto il diritto alla vita? La Vigor vi aspetta numerosi nelle sale dei teatri Italiani, affinché siate tutti portavoce di un dolore che non può essere soffocato in una piscina di una zona di periferia.
A cura di Sabrina Abbrunzo

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