C’e’ un nuovo motivo di allarme per la diffusione del coronavirus nel mondo. L’Oms ha certificato che
l’epidemia scoppiata in Cina e che sta rapidamente dilagando ben
oltre l’Asia uccide piu’ dell’influenza, con un tasso di
mortalita’ del 3,4% sui contagi rispetto all’1% dei virus
stagionali. I casi aumentano in moltissimi Paesi, con numeri
importanti anche in Europa, non solo in Italia, tanto che la
Germania ha iniziato ad evocare la pandemia globale.
Il Covid-19 finora ha provocato 95mila contagi e oltre 3.200
morti in tutto il mondo. La maggior parte resta concentrata in
Cina, ma l’epidemia ormai ha toccato 81 tra Paesi e territori. E
soprattutto, il dato sulla mortalita’ non autorizza ad abbassare
la guardia. Per l’Oms e’ “una malattia piu’ grave dell’influenza
stagionale”, rispetto alla quale “molte persone hanno sviluppato
immunita'”. Mentre in questo caso siamo in presenza di “un nuovo
virus a cui nessuno e’ immune” ed “al momento non esiste un
vaccino o un trattamento specifico per il Covid-19”. Il tasso di
mortalita’ al 3,4% e’ ad esempio quello finora riscontrato in
Italia, il quarto Paese al mondo per numero di contagi, con 107
morti su 2.706 malati.
Allo stesso tempo, l’Oms ha insistito che l’epidemia si puo’
ancora contenere. A patto che i Paesi mettano in campo “misure
rapide e incisive che interrompano la trasmissione”. Gli sforzi,
cioe’, devono concentrarsi sul contenimento, per isolare i
focolai che stanno spuntando a macchia di leopardo. E questa e’
una delle ragioni per cui ancora non e’ stata dichiarata la
pandemia.
L’espressione “pandemia globale”, tuttavia, e’ iniziata a
circolare. L’ha evocata chiaramente nel Parlamento tedesco il
ministro della Salute Jens Spahn. In un Paese, la Germania, in
cui il numero dei contagi e’ arrivato ad almeno 240, oltre 50 in
un giorno, tanto che il governo ha vietato l’export di materiale
sanitario di protezione, come le mascherine (come la Russia e
molti altri).
Nel resto d’Europa, a parte l’Italia che resta il principale
focolaio, l’epidemia da’ segnali sconfortanti. In Francia, ad
esempio, si contano almeno 285 contagi e 4 morti, e si e’ passati
ad un piano di gestione dell’emergenza superiore alla fase in
cui si cercava di non far entrare il virus nel Paese. In Gran
Bretagna si e’ registrato il piu’ alto incremento, con 85 casi
accertati, e oltre 16mila test, un numero inferiore solo a
quelli fatti in Italia. Le infezioni sono aumentate anche in
Olanda e Belgio, e ci sono primi caso in Polonia e Ungheria.
Il coronavirus procede con piu’ velocita’ fuori dalla Cina,
dove al contrario si registra un terzo calo consecutivo del
numero dei contagi. Nelle ultime 24 ore, la proporzione e’ di 120
nuovi casi nel gigante asiatico e di oltre 2.000 in 35 paesi. Il
secondo principale focolaio si conferma la Corea del Sud,
arrivata ad oltre 5.600 contagi con un balzo di oltre 500 in un
solo giorno. Situazione sempre piu’ grave anche in Iran, con
quasi tremila contagi (inclusi diversi parlamentari, alti
funzionari ed il ministro dell’Industria) e 92 morti. In
Giappone, il coronavirus ha superato la soglia psicologia di
mille malati. L’epidemia si diffonde sempre di piu’ anche negli
Stati Uniti, almeno 130 casi e 9 decessi.
In questo scenario si aggiornano al ribasso anche le
prospettive per l’economia mondiale, schiacciata dalla
limitazione dell’interscambio tra paesi e dal crollo del
turismo. Tanto che il Fondo Monetario Internazionale ha
mobilitato 50 miliardi di dollari in aiuti per i Paesi poveri
che stanno fronteggiando l’epidemia. Il mondo dello sport resta
in fibrillazione per capire se le Olimpiadi di Tokyo si
svolgeranno quest’estate, come da programma, o se slitteranno.
Ed il coronavirus ha provocato anche il rinvio a novembre
dell’uscita dell’ultimo, attesissimo, episodio della saga
cinematografica di James Bond.