Le persone gravemente in sovrappeso od obese hanno meno probabilita’ di avere un cervello
piu’ ‘plastico’ in grado di trovare nuovi percorsi neurali. Per
la prima volta al mondo e’ stata notata questa caratteristica,
una scoperta che ha implicazioni significative per le persone
che si stanno riprendendo da un ictus o da una lesione
cerebrale. A dirlo sono gli studiosi dell’Universita’
dell’Australia Meridionale e della Deakin University che, in un
articolo pubblicato su Brain Sciences, hanno notato come proprio
la plasticita’ cerebrale sia compromessa nelle persone obese,
rendendo meno probabile che possano imparare nuovi compiti o
ricordare nuove cose. Secondo Brenton Hordacre, ricercatore
che ha condotto l’analisi, i risultati forniscono la prima prova
fisiologica di un legame tra obesita’ e ridotta plasticita’
cerebrale. “Questi nuovi risultati suggeriscono che perdere peso
e’ particolarmente importante per un sano invecchiamento
cerebrale o per il recupero nelle persone che soffrono di ictus
o lesioni cerebrali, dove l’apprendimento e’ fondamentale per il
recupero”, spiega. Sempre riguardo all’obesita’ , una nuova
ricerca condotta dall’Universita’ della Virginia e pubblicata sul
Journal of the American Hearth Association ha rivelato
variazioni genetiche nel grasso nel corpo degli uomini e delle
donne e ha notato come queste influenzino alcune malattie.
Gli studiosi hanno analizzato 162 geni presenti nel tessuto
adiposo. Di questi, 13 sono disponibili in varianti che hanno
effetti diversi negli uomini e nelle donne. Alcuni sono gia’
stati collegati a condizioni come il diabete di tipo 2 e le
malattie cardiovascolari. Secondo i ricercatori, questi
risultati aiutano a spiegare i diversi rischi per la salute che
hanno uomini e donne e preparano il terreno per trattamenti piu’
mirati.