Aumentano gli obesi in Campania, soprattutto i giovani sono colpiti da questo problema che rischia di diventare emergenza sociale. Notevole la crescita: dati allarmanti. Questa la certezza che per prima balza agli occhi tra i tanti dati importanti emersi nel corso della due giorni dedicata alla Chirurgia bariatrici.,A Napoli, per la prima volta in Italia, si sono riuniti i più importanti chirurghi bariatrici del pianeta. Molti gioro hanno mostrato in diretta i propri interventi agli altri specialisti, 250 circa, che hanno potuto osservare e studiare così le varie tecniche operatorie, dalla struttura ospedaliera di Pineta Grande a Castelvolturno, sugli schermi del Royal Continental. Sono state mostrate le tecniche operatorie le tecnologie più innovative.
I più giovani e le donne si rivolgono più facilmente alla chirurgia bariatrica. Questo un altro dato di grande importanza. Inoltre, le live surgeries costituiscono un altro aspetto essenziale del 13° Congresso B.E.S.T. (Bariatric Endoscopic Surgical Trends), organizzato e presieduto da Cristiano Giardiello (PO Pineta Grande di Castel Volturno), Marco Anselmino (Azienda
Ospedaliero-Universitaria Pisana) e Nilton T. Kawahara (Brasile) alla presenza di ben 250 specialisti giunti da tutto il mondo a Napoli per l’eccezionale congresso.
Tassativo Cristiano Giardiello :,“Il 47 per cento della
popolazione campana è in sovrappeso, il 18 per cento di costoro sono grandi obesi e si arriva addirittura al 24 per cento di obesità infantile. La situazione è evidentemente molto grave per una malattia che è bene ricordarlo è cronica e invasiva e che comporta spesso una serie di patologie collaterali che spesso possono sparire quando si cura l’obesità. Per questi motivi, tra l’altro, è necessario che tale patologia venga affrontata con un team multidisciplinare all’interno del quale non bisogna sottovalutare il ruolo anche di uno psicologo e talora di uno psichiatra. Purtroppo le liste d’attesa in Campania sono molto lunghe e molti scelgono di andare fuori regione. E’ evidente, dunque, che riuscire ad affrontare tali patologie consentirebbe notevoli risparmi anche economici”.
I congressi B.E.S.T si pongono come obiettivo di fornire una panoramica delle ultime ricerche e delle varie alternative innovative nella chirurgia bariatrica e metabolica.
Attualmente c’è grande attenzione nei confronti delle nuove procedure endoscopiche e laparoscopiche utilizzate negli interventi di revisione.
Per l’occasione, le live surgeries si sono svolte presso il Presidio Ospedaliero di Pineta Grande e sono state trasmesse in
diretta sullo schermo dell’auditorium del Centro Congressi Hotel Royal Continental. Si evidenzia la drammatica modificazione delle abitudini di vita degli italiani. Cento anni fa si mangiavano 1000 calorie al giorno in più, ma se ne consumavano 1300 in più, e l’adesione alla dieta mediterranea era obbligata dalle minori risorse economiche. Oggi, con la diminuzione di logoranti attività fisiche e nonostante l’apparente attenzione allo sport e al benessere l’allarmante panorama è quello di una obesità infantile che cresce a ritmi esponenziali, di un sovrappeso diventato ubiquitario e di una obesità negli adulti che interessa milioni di persone. Allarmante la situazione campana.
“La grave obesità accorcia la vita media di circa 20 anni, ne peggiora notevolmente la qualità, associandosi a gravi patologie, quali il diabete e l’ipertensione, e le percentuali di dimagrimento stabile con i trattamenti medico-nutrizionali rimangono purtroppo insoddisfacenti. La chirurgia bariatrica è la risposta più efficace per una ottimale perdita di peso e per il trattamento delle patologie
associate, con mortalità e morbilità bassissime, eppure il suo impatto nella
società italiana non è soddisfacente”.
Secondo i dati raccolti, inpazienti trattati sono pochi rispetto a molti altri paesi anche europei.
Dal convegno è emersa la necessità di analizzare e approfondire le motivazioni di questa discrepanza, proponendo strade per valorizzare questa chirurgia così efficace ma spesso sottovalutata dalle Aziende Sanitarie, nonostante i notevoli benefici economici e sociali a medio e lungo termine.
Marco Anselmino e Cristiano Giardiello che dirige a Pineta Grande una struttura e un team d’eccellenza in grado di realizzare trecento interventi l’anno e di curare circa 1500 pazienti, di cui oltre il trenta per cento extraregionali, intendono impegnarsi in tal senso. Si è intervenuti, tra l’altro, anche in casi gravissimi di grandi obesi con un peso di oltre trecento chili.
Questi i principali motivi che hanno portato alla realizzazione a Napoli, per la prima volta in Italia, del congresso B.E.S.T.
A cura di Teresa Lucianelli