A Cura di Valentina Busiello L’eccellenza del Moscati.
L’Azienda Ospedaliera di rilievo Nazionale e di alta Specialità “San Giuseppe Moscati” di Avellino, diretta dal 2016 da Angelo Percopo, rappresenta un’eccellenza nel panorama sanitario regionale.
L’Azienda, conosciuta anche come “Città Ospedaliera”, si estende su una superficie di circa 140mila metri quadrati. E’ costituita da un grande plesso di cinque piani, da una palazzina che ospita la sede legale-amministrativa e da un altro fabbricato che ospita l’Attività Libero Professionale. Con il Decreto n. 29 del 19 aprile 2018, inoltre, il Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio Sanitario Regionale, Vincenzo De Luca, ha disposto, a far data dal 1 ottobre scorso, l’annessione del Presidio Ospedaliero “Agostino Landolfi” di Solofra, di proprietà dell’Asl di Avellino, all’Azienda Ospedaliera “Moscati”. «Una nuova sfida – sottolinea il manager Percopo – che l’Azienda sta affrontando con l’entusiasmo giusto, dettato dalla consapevolezza che la crescita del “Moscati” deve rappresentare un’occasione per migliorare ancora di più l’offerta sanitaria ai cittadini. Con l’annessione del Presidio di Solofra, l’Azienda passa da 572 a 628 posti letto. Ma il primo step da compiere per la riorganizzazione del plesso è un capillare intervento di tipo strutturale e funzionale, con lavori di adeguamento di impianti e spazi. Bisognerà quindi cercare di ottenere un incremento del finanziamento da 4milioni e mezzo già concesso dalla Regione Campania per avviare quel salto di qualità perché il presidio “Landolfi” entri nella dimensione di un’Azienda ospedaliera». L’attività di riorganizzazione e adeguamento dei servizi ospedalieri alla nuova fisionomia che sta assumendo l’Azienda viene svolta dal Direttore generale con l’affiancamento, in un clima di massima collaborazione, del Direttore Sanitario, Maria Concetta Conte, e del Direttore Amministrativo, Antonio Pastore, senza perdere mai di vista quelli che sono gli obiettivi di carattere più strettamente economico-gestionale che sono chiamati a raggiungere tutti gli amministratori della sanità. «Se si guardano i valori del Piano Nazionale Esiti – evidenzia Percopo -, siamo partiti dal 7% di interventi per fratture al collo del femore entro le 48 ore, per arrivare, oggi, all’80%. Per quanto riguarda la riduzione del numero dei parti cesarei, invece, siamo riusciti a scendere al 24% . Ma questi risultati – conclude il manager – sono solo un punto di partenza: bisogna ancora lavorare molto per raggiungere buoni livelli in tutti i settori che finiscono sotto la lente di ingrandimento dell’Agenas».
La più evidente attestazione della reputazione che l’Azienda “Moscati” è riuscita a guadagnarsi probabilmente risiede nella sua capacità attrattiva, che esula dai confini provinciali: anche se circa il 75% dell’utenza è irpina, gli altri pazienti arrivano dalle altre province campane e anche da altre regioni. «A fare da traino – spiega il direttore sanitario Maria Concetta Conte – sono i numerosi settori di eccellenza che può vantare l’Azienda. Senza dubbio l’Oncologia rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale: basti pensare che il Direttore dell’Unità operativa, Cesare Gridelli, è stato riconosciuto come il miglior oncologo al mondo per il trattamento del tumore al polmone dalla prestigiosa associazione californiana Expertscape. Ma l’attività del reparto di Oncologia è solo la punta dell’iceberg di un dipartimento onco-ematologico eccellente da tutti i punti di vista, a partire dal reparto di Ematologia con Trapianto di Midollo Osseo che rappresenta un altro fiore all’occhiello dell’Azienda. Prestigiosi traguardi può vantare il settore della Cardiologia interventistica, con un’Emodinamica già riconosciuta tra le prime strutture a livello nazionale per gli interventi di angioplastica entro le 48 ore dall’infarto del miocardio, tant’è che il “Moscati” è il centro Hub della rete Ima. Grandi le competenze – continua ancora la Conte – in oncofertilità e in tema di procreazione medicalmente assistita: l’Unità operativa di Fisiopatologia della Riproduzione è un punto di riferimento per centinaia di coppie che hanno difficoltà nel concepimento. Nuove tecniche mini invasive di intervento vengono eseguite anche presso l’Unità operativa di Oculistica con trapianto di cornea, diretta da Lucio Zeppa, che, proprio in virtù della sua riconosciuta professionalità, sarà insignito, il prossimo novembre, del prestigioso premio “Medaglia d’Oro Soi – Maestri dell’Oftalmologia Italiana 2018”. E ancora. Il reparto di Ortopedia e Traumatologia è diventato un punto di riferimento per buona parte della Campania soprattutto per le fratture di bacino. L’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare è invece all’avanguardia nelle tecniche endovascolari, oltre che nell’utilizzo delle cellule staminali per curare gravi casi di arteriopatia periferica non rivascolarizzabile, piede diabetico e altre patologie arteriose infiammatorie. Dallo scorso anno, infine, è stato avviato un ambizioso progetto rivolto alle donne. Si tratta del Percorso “Igea”, con il quale si include il determinante genere nell’offerta dei servizi sanitari, definendo un completo percorso diagnostico-terapeutico declinato al femminile e che si muove lungo due direttrici, una dedicata alle donne in età fertile e l’altra alle donne in menopausa. In pratica, se un medico, trovandosi di fronte a una paziente che ha richiesto un determinato tipo di prestazione, dovesse ravvedere la necessità di sottoporre la donna a una valutazione anche da parte di specialisti in altre discipline, provvederà a inserirla direttamente e senza ulteriori passaggi nel Percorso Igea, attraverso il quale sarà presa in carico, guidata e accudita. E’ l’ospedale che deve girare intorno alla donna e non viceversa».