L’iniziativa di solidarietà “Un tablet per i giovani studenti ucraini” si è svolta alla Mostra d’Oltremare, raccogliendo una partecipazione significativa da parte delle autorità locali, regionali e nazionali. L’evento benefico è stato organizzato per fornire tablet e microcomputer ai giovani ucraini che, a causa della guerra, non possono più frequentare le scuole e sono costretti a seguire le lezioni in scantinati e rifugi di fortuna.

Gennaro Famiglietti, console generale di Bulgaria, segretario generale del Corpo diplomatico consolare Napoli Campania, coordinatore generale della Federazione nazionale consoli e presidente dell’Istituto di Cultura meridionale, ha spiegato l’importanza dell’iniziativa. Alla serata hanno partecipato anche Maksym Kovalenko, console generale di Ucraina e decano del Corpo diplomatico consolare Napoli Campania, e l’ambasciatore di Ucraina, Yaroslav Melnyk, alla sua prima visita ufficiale a Napoli. Questi ospiti di rilievo hanno accolto i partecipanti e sottolineato l’urgenza di sostenere i giovani ucraini nel loro percorso educativo, nonostante le difficoltà belliche.

Il Vaticano ha manifestato il proprio sostegno all’evento con una lettera firmata dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Papa, in cui si esprime il «vivo apprezzamento» del Pontefice per chi cerca di costruire ponti di speranza in tempi di crisi. Tra le personalità presenti all’iniziativa figuravano il viceministro degli Affari esteri, Edmondo Cirielli, il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, la giornalista Carmen Lasorella, gli scrittori Maurizio de Giovanni e Alessandro Iovino, il rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il cantautore Edoardo Bennato.

L’idea dell’iniziativa è nata da una precisa esigenza, come ha ribadito Famiglietti: l’appello ai cittadini, alle fondazioni e alle associazioni per sostenere i giovani ucraini che stanno affrontando difficoltà enormi per continuare a studiare. Questo appello ha innescato una gara di solidarietà che ha coinvolto numerose personalità e istituzioni, dimostrando come la collaborazione e la generosità possano fare la differenza in tempi di crisi.

L’iniziativa ha consegnato diverse centinaia  di tablet e microcomputer, strumenti essenziali per permettere agli studenti ucraini di continuare il loro percorso educativo e superare l’isolamento culturale, sociale e umano causato dalla guerra. Questo gesto di solidarietà è stato un segnale forte e chiaro: la comunità internazionale non dimentica i giovani ucraini e si impegna a sostenere il loro futuro educativo.

L’evento ha messo in luce l’importanza della cooperazione internazionale e della solidarietà verso chi è in difficoltà. In un mondo sempre più interconnesso, iniziative come questa rappresentano un faro di speranza e un esempio di come la società civile possa mobilitarsi per cause nobili e necessarie.
M.O