Il sindacato unitario ospedalieri composto da CGIL FP, CISL FP, e UIL FPL, da tempo impegnato nella salvaguardia dei livelli occupazionali degli operatori delle cooperative sociali al servizio dell’Asl Napoli 1, si vede costretto a denunciare una grave situazione. Dopo numerose mobilitazioni e gli impegni assunti presso la Regione Campania dalla direzione generale per la salute e il coordinamento della direzione generale, gli accordi sottoscritti con le cooperative sociali non sono stati rispettati. Tali accordi prevedevano il perfezionamento del percorso di internalizzazione dei servizi e la pubblicazione dell’avviso per la procedura prevista dalla legge 234, articolo 1, comma 258, per stabilizzare il personale del terzo settore.

Nonostante le promesse e le rassicurazioni, molti operatori stanno ricevendo lettere di licenziamento. “Abbiamo più volte ribadito la nostra contrarietà nei tavoli preposti e abbiamo proposto delle soluzioni alternative fino al completamento delle procedure sopra citate. Tuttavia, tali proposte non sono state accettate dalle nostre controparti, originando lo spiacevole risultato che centinaia di lavoratori si trovano e si troveranno senza lavoro”, dichiarano i rappresentanti sindacali.

Questi operatori hanno contribuito per circa 15 anni al mantenimento dei servizi della sanità pubblica, sia ospedaliera che territoriale. Durante la pandemia, sono stati definiti eroi quando molti di loro si sono seriamente ammalati e sono stati costretti a vivere 24 ore continuative nelle strutture sanitarie per garantire l’assistenza dovuta. Ora, questi stessi operatori vengono abbandonati con un licenziamento che rappresenta un fallimento dell’intera classe dirigente regionale.

Alla luce di questa situazione, il sindacato unitario composto da CGIL FP, CISL FP, e UIL FPL ha comunicato all’Asl Napoli 1 che la mobilitazione prosegue con la programmazione di più presidi dei lavoratori presso il palazzo della Regione Campania a Santa Lucia, in attesa di essere convocati per trovare una soluzione a questa crisi occupazionale.

Marco D’Acunto (CGIL FP), Vincenzo Migliore (CISL FP), e Vincenzo Torino (UIL FPL) esprimono la loro indignazione per la mancata attuazione degli accordi e la conseguente perdita di posti di lavoro. “È inaccettabile che dopo tanti anni di servizio, gli operatori vengano licenziati senza alcuna considerazione per il loro impegno e sacrificio. Continueremo a lottare per i diritti di questi lavoratori e chiediamo alla direzione dell’Asl Napoli 1 e alla Regione Campania di rispettare gli impegni presi.”

Il sindacato richiama l’attenzione su questo problema, sottolineando che il mancato rispetto degli accordi non solo danneggia i lavoratori, ma mette a rischio anche la qualità dei servizi sanitari offerti alla cittadinanza. La mobilitazione continuerà fino a quando non saranno trovate soluzioni adeguate per garantire la stabilizzazione del personale e la continuità dei servizi sanitari.

I lavoratori delle cooperative sociali chiedono il rispetto degli impegni e la fine delle incertezze sul loro futuro lavorativo. La speranza è che le istituzioni ascoltino le loro richieste e trovino una soluzione che eviti ulteriori licenziamenti e garantisca la stabilità lavorativa a chi ha dedicato anni al servizio della sanità pubblica.

CGIL.FP  Marco D’Acunto
CISL FP Vincenzo Migliore
UIL FPL Vincenzo Torino