”Lo smart working e’ ormai diventato la modalita’ di lavoro del futuro e la pandemia, evento fino a due anni fa inimmaginabile, ha messo in evidenza le
esigenze nuove del mondo del lavoro pubblico e privato”. Cosi’
Michele Cutolo, vicepresidente nazionale del Movimento cristiano
lavoratori, ha spiegato le motivazioni alla base del libro
‘Smart working, da esigenza emergenziale a vettore della work
life balance’, edito da Guida Editore.
Il testo racconta e delinea le iniziali difficolta’ dei
lavoratori ad adattarsi al nuovo modo di lavorare basato sul
raggiungimento degli obiettivi e meno sulla prestazione fondata
sulle ore lavorative ma sottolinea anche come lo smart working,
inizialmente percepito come strumento emergenziale, abbia
acquisito un’importante funzione equilibratrice tra vita privata
e lavorativa. ”Il libro – spiega Cutolo – vuole essere uno
spunto affinche’ si possa trovare una soluzione molto piu’ consona
rispetto all’improvvisazione dovuta alla pandemia”.
Il volume si arricchisce del contributo di diverse esperienze
tratte dall’Inps all’Aci, dal mondo del privato, e
dell’Universita’ oltre che da diverse realta’ della Pubblica
Amministrazione e del mondo sindacale.