Una rete ferroviaria a tratti così fatiscente da rendere necessario il rallentamento fino a 10 chilometri all’ora, intere linee a binario unico e gestite con il cosiddetto «blocco telefonico», cioè con la comunicazione tra capotreno e capostazione affidata al solo telefono: dopo il disastro delle ferrovie pugliesi anche la Campania «scopre» la sua vulnerabilità in fatto di trasporti locali. Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea sono le linee provinciali. Colpa soprattutto di una crisi economica che blocca investimenti concreti e costringe ad una manutenzione ballerina, portata avanti a tratti e mai davvero completata. E per martedì il sindacato dei macchinisti ha proclamato uno sciopero: protestano proprio per le situazioni di allarme che sarebbero dovute all’insicurezza delle linee Eav.