Una nuova classe di farmaci sara’à in grado di ridurre drasticamente la frequenza e l’intensita’à delle crisi di emicrania e di cefalea a grappolo. Di questo, e dell’impatto sulla vita sociale e lavorativa delle cefalee si parlera’à a Roma, all’Auditorium della Musica, dall’1 al 3 dicembre prossimo in occasione dell’undicesimo congresso della Federazione europea delle cefalee. In particolare, spiega il presidente del Congresso e presidente della Federazione Europea, prof. Paolo Martelletti, docente di Medicina Interna della Universita’à Sapienza di Roma all’ospedale Sant’Andrea, si tratta di “una vera rivoluzione terapeutica, che accoppia elevata efficacia ad una tollerabilita’à molto buona”, dice Martelletti secondo il quale “l’esperto in cefalee da tempo aspettava una terapia di grande efficacia e specifica per i pazienti affetti da cefalee emicraniche e a grappolo”. Il Congresso che annovera 1000 esperti da ogni parte del mondo, avra’à quindi tra le sue tematiche principali l’impatto delle cefalee croniche sulla vita sociale, lavorativa e economica, la necessita’à di un trattamento tempestivo per i pazienti che mostrano una evoluzione verso la cronicizzazione e la presenza di una nuova classe farmacologica, gli antagonisti di una piccola molecola, denominata Cgrp, che rappresenta il motore dell’attacco di cefalea. La sola emicrania, in base ai dati resi noti dalla
Federazione europea delle cefalee, rappresenta la seconda causa di disabilita’à tra tutte le malattie esistenti, e colpisce il 14% dell’intera popolazione. La cefalea a grappolo poi, pur colpendo una minoranza di persone, l’1% della popolazione, si presenta con una veemenza degli attacchi che la rendono estremamente
temibile.