Fortunato Torino è un maestro artigiano che dal 1994-95 ha trasformato la sua passione per il presepe in una vera e propria arte. Fin da bambino, Fortunato dimostrava un forte interesse per la costruzione di presepi, usando semplici materiali come il cartone. I genitori, per timore che potesse farsi male con gli attrezzi, lo incoraggiavano a realizzare piccoli presepi di carta e cartone, ma la passione di Fortunato cresceva sempre più. Suo padre Pasquale, intuendo il talento e l’entusiasmo del figlio, gli permise di iniziare a usare il legno sotto la sua attenta supervisione.
Questa passione lo ha portato a creare presepi su commissione per negozianti e clienti privati. Fortunato sottolinea come la costruzione di un presepe non sia mai uguale: ogni volta nasce da un’emozione diversa, dall’immaginazione che si trasforma in realtà grazie a uno schizzo o a un disegno. Spesso l’idea iniziale viene modificata più volte durante il processo creativo, fino a raggiungere la forma definitiva in laboratorio. Ogni presepe, quindi, è unico, frutto di una visione personale che si concretizza attraverso il lavoro delle mani.
Torino spiega che non ha mai copiato un presepe, cercando invece di sfruttare sempre la propria immaginazione. Ama lo stile del presepe napoletano del Settecento e dell’Ottocento, ma si adatta anche alle richieste moderne, sebbene talvolta queste si discostino dalla semplicità storica della Natività. Ad esempio, oggi molti desiderano elementi decorativi eccessivi, che non rispecchiano la realtà del periodo di Gesù. Nonostante ciò, Fortunato cerca di rimanere fedele alla tradizione, mantenendo sempre al centro la passione per l’artigianato.
L’artigiano racconta anche delle numerose collaborazioni con parrocchie, dove ha donato il suo tempo e la sua competenza per realizzare presepi esposti tutto l’anno. Ha conosciuto e ammirato l’arte presepiale di altre regioni italiane, come la Sicilia e la Puglia, notando differenze stilistiche ma sempre apprezzando la dedizione di chi, come lui, vive questa passione.
La creazione di un presepe richiede sacrificio, spiega Fortunato, e può occupare mesi interi di lavoro. Non è solo una questione di manualità, ma anche di dedizione e studio delle tecniche artigianali. Negli ultimi anni, con l’avvento dei social media, molti artigiani hanno trovato nuovi canali per far conoscere la propria arte, ma Fortunato rimane legato all’idea che un presepe sia un’opera d’arte personale e irripetibile.
Infine, Fortunato invita i giovani a scoprire l’arte del presepe, incoraggiandoli a iniziare con semplici materiali e a sviluppare la loro creatività. Propone che nelle scuole, soprattutto in quelle napoletane, si dedichino delle ore alla costruzione dei presepi, per tramandare questa tradizione e stimolare l’immaginazione delle nuove generazioni. “Non esiste un presepe brutto”, afferma, “l’importante è che sia frutto della propria passione e creatività”.
Per coloro che volessero contattare Fortunato Torino Pagina Facebook fortunatopresepi
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M.O